Giallo di Cologne: fermato un uomo di Palazzolo per l'omicidio del kosovaro

L'indagato è il proprietario di un'officina meccanica, doveva restituire alla vittima un prestito da 50mila euro
Il cadavere era stato trovato lunedì a Cologne - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il cadavere era stato trovato lunedì a Cologne - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La Procura di Brescia ha fermato un italiano residente a Palazzolo per l'omicidio del quarantenne kosovaro Nexhat Rama, trovato carbonizzato nel bagagliaio di un’auto a Cologne.

L’uomo fermato con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere è il proprietario di un’officina meccanica che doveva restituire 50mila euro alla vittima. Un prestito - non per questioni di droga come sembrava inizialmente -  con tassi ritenuti da usura. Un prestito che l’uomo non è più riuscito a saldare: dopo un litigio, il bresciano ha organizzato l’omicidio. Determinanti per le indagini sono state le telecamere fuori dalla casa della vittima e il racconto del fratello.

La svolta è avvenuta nel pomeriggio di giovedì dopo tre giorni di indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Brescia e della compagnia di Chiari.

Chi era la vittima

Nexhat Rama era residente in Franciacorta da tempo. Non era sposato e non aveva figli. Sulla sua fedina penale alcuni precedenti e un conto in sospeso con la giustizia. Era da poco stato rinviato a giudizio per il tentato incendio doloso della villa sul Garda di un manager della grande distribuzione.

Rama nell'ottobre 2020 fu assolto dall'accusa di estorsione ai danni di un imprenditore di Iseo.

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