Francesca, l'abbraccio in rete degli amici

Il kayak era la sua vera passione. Il ricordo: «Era buona come il pane. Amava le sfide ed era la più coraggiosa»
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Incredulità e tristezza riempiono le pagine dei social network che, in verità, Francesca non frequentava così spesso rispetto alle coetanee. Aveva deciso di dedicarsi al kayak, che era infatti diventata la sua vera passione, come raccontano alcune amiche sul web. «Resti la più coraggiosa e bella» scrivono a commento di qualche foto scattata sul social Instagram. «Era una ragazza buona che rideva sempre anche quando noi eravamo impaurite dalle rapide.
Seppur fosse meno esperta, affrontava tutto con tranquillità, senza panico e cercando di controllare l'emotività». Le piacevano le sfide, le prendeva nel modo giusto con competitività e allegria. Nonostante fosse passato solo un anno dalla sua iscrizione al kayak, gli amici ne parlano come una ragazza comunque «esperta e molto in gamba, tanto da essere arrivata terza due settimane fa alla gara sul Brenta».

E venerdì «stavamo facendo un esercizio fatto già tantissime volte» scrive in Rete una compagna di kayak, ancora sconvolta. La quale ripete: «Francesca era buona come il pane, rideva sempre».
Attraverso Internet le amiche lanciano un forte, fortissimo abbraccio virtuale a Francesca, che lascia un vuoto incredibile.
Nel frattempo nel tardo pomeriggio di ieri insegnanti e compagni di classe della tredicenne (frequentava la 2 D della Media Fermi) hanno voluto raggiungere l'ospedale Civile di Brescia per stare accanto ai famigliari di Francesca e per testimoniare la loro vicinanza, il loro affetto.


Roberta Bellino

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