«Ecco come salviamo i bimbi dalla strada»

Marco Bertoli racconta la sua missione in Brasile: «Diamo un futuro ai più poveri tra i poveri»
Marco Bertoli
Marco Bertoli
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L’ultima volta era stata quasi tre anni fa, ma a lui il tempo trascorso pareva inferiore, così immerso nel suo impegno di fornire una speranza ai più poveri tra i poveri del Brasile. Il missionario laico palazzolese Marco Roberto Bertoli, tornato in Italia per la prima volta dal marzo 2015, si è raccontato negli ultimi giorni alle comunità di Palazzolo e Pontoglio, alle quali ha spiegato i nuovi traguardi raggiunti con la sua «Associação São Miguel Arcanjo», la città-famiglia da lui fondata nel 2003 sulla scorta dell’esperienza maturata tra i meninos de rua sin dal 1995. Istruzione e non solo.

«La nostra struttura, che si sviluppa su una superficie di nostra proprietà di 13mila mq, ospita attualmente oltre 400 bambini salvati dalle strade, alcuni con alle spalle storie familiari davvero terribili - ha spiegato Bertoli -. Io e tutti i professionisti e formatori che lavorano nella missione forniamo loro tutto il necessario per poter costruirsi una vita. Dall’istruzione di base all’avviamento al lavoro».

Bertoli ha incontrato i fedeli di alcune parrocchie di Palazzolo, per poi presenziare al ristorante Cappuccini di Cologne a un pranzo in suo onore. È stato in Toscana per portare la sua testimonianza di vita prima di tenere un incontro molto partecipato all’oratorio di Pontoglio martedì sera. Ora si è diretto verso il Sud Italia per incontrare altri benefattori e ripartire infine verso il suo Brasile. Pochi giorni che gli hanno consentito però di diffondere i valori della sua missione, un luogo dove i ragazzi più sfortunati possono crescere con un’educazione che in alcuni ambiti è oggi tra quelle di maggior qualità dell’intero Brasile. Assistenza sanitaria e psicologica, istruzione di alto livello, formazione professionale, agricoltura, allevamento e itticoltura, una chiesa meravigliosa e spazi per il gioco e il divertimento... San Michele Arcangelo è questo è molto altro.

«I traguardi raggiunti più di recente sono stati l’apertura della scuola media, la palestra di ginnastica artistica, il coro che canta in cinque lingue e un’orchestra da camera - ha concluso Bertoli -. I nostri ragazzi si riscattano dalla miseria attraverso l’amore di Dio e delle persone che operano nella nostra cittadina che io adoro chiamare, più semplicemente, famiglia». A seguirlo in Italia c’è l’associazione «Il Padre Pellegrino», coordinata a Palazzolo dalla madre Milena, una donna che da vent’anni sostiene il figlio e promuove raccolte fondi tra la popolazione bresciana e bergamasca.

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