Discarica Macogna, slitta al 2020 ogni decisione

Nuovo rinvio per la sentenza del Consiglio di Stato circa il ricorso promosso dal comune di Cazzago San Martino
Discarica Macogna (archivio)
Discarica Macogna (archivio)
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Nuovo rinvio per la sentenza del Consiglio di Stato circa il ricorso promosso dal comune di Cazzago contro l’autorizzazione all’attività di discarica nella Macogna. Un’ordinanza del Consiglio di Stato è infatti giunta giovedì al Municipio di Cazzago, con la relativa comunicazione che posticipa la sentenza ad una seduta pubblica che verrà fissata entro il 30 giugno del 2020.

Uno spostamento legato principalmente al cambio di gestione della ex cava posta a Pedrocca di Cazzago: dalla Drr alla Eredi Compagnia Nazionale. «Alla luce di questa circostanza - si legge nell’ordinanza - si richiede l’integrazione del contraddittorio con la citata società». In sostanza, il Comune dovrà inviare, entro 90 giorni dal ricevimento dell’ordinanza, la documentazione richiesta. Un fattore che solleva alcuni dubbi, sia per le tempistiche (la Eredi è subentrata a Drr nel marzo 2017) che per la sostanza della richiesta: «Mi pare una questione formale che non cambia la sostanza - conferma il sindaco Antonio Mossini -, visto che il ricorso è contro l’autorizzazione all’attività di discarica, non nei confronti dei gestori. Aspetteremo in ogni caso la sentenza con fiducia».

La discarica (per ora) resta aperta, ma la speranza di tutto il fronte del no alla Macogna è legata al prossimo appuntamento giugno.

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