Dieci giovani da tutta Europa a Palazzolo

È iniziato il workcamp promosso da Ekoclub International e rivolto ai ragazzi stranieri
I ragazzi coinvolti nel workcamp impegnati nelle pulizie - © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi coinvolti nel workcamp impegnati nelle pulizie - © www.giornaledibrescia.it
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Socializzazione, scambio culturale, tutela del patrimonio ma anche salvaguardia dell’ambiente. È in piena fase di svolgimento la settima edizione del workcamp internazionale che ogni estate porta a Palazzolo giovani da tutte le parti del mondo e che contribuisce al mantenimento di alcune aree di pregio della città. Quest’anno nella capitale dell’ovest bresciano sono giunti la scorsa settimana dieci ragazzi provenienti da Belgio, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Russia, Serbia e Spagna. Coordinati come sempre da Ekoclub International, che è promotore e finanziatore del progetto, con la collaborazione del Comune di Palazzolo, i ragazzi ripartiranno domenica dopo aver svolto alcuni lavori nelle aree verdi delle Tre Ville e nel Castello.

Tra puliture, rifiniture, opere collettive e interessanti attività in compagnia, gli stranieri sono sempre accompagnati dai volontari dell’associazione e da un folto gruppo di giovani palazzolesi che ogni estate si mette in gioco per far conoscere la città, il territorio franciacortino e del fiume Oglio, oltre che per proporre cene interculturali, attività ludiche e gruppi di lavoro tutti rigorosamente in lingua inglese, altro punto cruciale di questa magnifica esperienza. L’organizzazione di Ekoclub, e del suo referente Roberto Bruno Lancini, è a stretto contatto con i ragazzi, in modo tale che le attività siano sempre rispettose della natura, con cui l’uomo deve vivere in armonia per un futuro comune.

Il messaggio di questo progetto è infatti di altissimo livello: ricevendo vitto e alloggio - e donando ore del proprio lavoro manuale alla comunità palazzolese -, i giovani stranieri sono così portati non solo alla socializzazione, ma anche a fare rete per l’obiettivo comune europeo della salvaguardia ambientale e dei beni culturali. Il progetto, nato nel 2013 per volontà del Comune ma che presto è diventato un fiore all’occhiello delle attività (anche a livello nazionale) di Ekoclub, riceve il supporto anche di altre realtà del territorio, come la Fondazione Galignani, che ospita i giovani nei suoi locali.

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