Delitto di Erbusco, Manuel: «L'ho colpito per difendere Giulia»

E’ la versione di Manuel Rossi, in carcere con la fidanzata, per l’omicidio di Riadh Belkahla, ammazzato con 80 coltellate il 12 aprile
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“L’ho colpito per difendere Giulia che era minacciata”. E’ la versione dei fatti ripetuta in un nuovo interrogatorio da Manuel Rossi, il bresciano in carcere con la fidanzata Giulia Taesi, per l’omicidio di Riadh Belkahla, ammazzato con 80 coltellate lo scorso 12 aprile. La coppia aveva con il tunisino un debito di mille euro per una partita di droga.  Rossi ha negato che il delitto sia dovuto al mancato accordo per creare con la vittima, un sodalizio per lo spaccio di cocaina. Il tunisino Riadh Belkahla e Giulia Taesi pochi giorni prima del delitto avevano affrontato un viaggio insieme a Latina, forse in cerca di un grossista dal quale acquistare cocaina da rivendere nel Bresciano. Il viaggio però andò a vuoto. Rossi, in interrogatorio, ha anche ribadito che il coltello usato per il delitto era del tunisino che lo ha estratto mentre ancora era alla guida dell’auto e puntato con Giulia Taesi che stava al suo fianco. Dal sedile posteriore Rossi sarebbe intervenuto girando il coltello verso  Riadh Belkahla, colpito poi ripetutamente.

 

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