Dalla matita di Giorgio Gualandris nasce una nuova storia del mitico Tex

Da divoratore di fumetti e appassionato collezionista ad artista affermato, che con il suo tratto «plastico e realistico», come lui stesso lo ha definito, ha dato vita a uno degli eroi più amati dagli italiani: Tex.
Giorgio Gualandris, 45enne originario di Palazzolo, da 25 anni di casa a Milano, in questi giorni ha finalmente coronato il suo più grande sogno, curando i disegni di una delle cinque storie pubblicate nel semestrale numero 22 di Color Tex, edito da Sergio Bonelli Editore, uscito in tutte le edicole giovedì scorso.
La passione
Giorgio è nato nel 1977 a Sarnico, è cresciuto a Palazzolo, fino agli 11 anni nella frazione di San Pancrazio, e poi a Brescia. «Ho iniziato a leggere Topolino quando ero ancora un bambino - ha spiegato l’artista -, crescendo sono passato ad altri fumetti come Dylan Dog, Diabolik e, appunto, Tex. Stiamo parlando probabilmente del fumetto più importante d’Italia, il più amato e uno dei più storici: il primo numero è uscito nel 1948, 74 anni fa».

La carriera
A 20 anni Giorgio si è trasferito a Milano per studiare all’Accademia di Belle Arti di Brera. «Nel mondo dei fumetti sono arrivato tardi, attorno ai 35 anni - continua -. Prima ho lavorato nell’editoria e nella pubblicità. Poi mi sono detto: "Perché non provare a disegnare fumetti?". E così ho fatto».
L’artista palazzolese da anni lavora per la Sergio Bonelli, nello staff del fumetto Dampyr, coordinato da Mauro Boselli, lo stesso di Tex. «Il percorso non è stato semplice - dice Giorgio . I disegni di Falsa accusa, il titolo della storia scritta da Claudio Nizzi, erano pronti da circa 1 anno e mezzo. Era stato proprio Mauro Boselli, due anni fa, a mettermi alla prova e i disegni gli erano piaciuti».

E finalmente, oggi, quella storia e quei disegni (per l’occasione a colori) sono a disposizione di tutti i «texiani». Il suo stile nel tratteggiare i personaggi di Tex è legato alla tradizione, «in modo particolare ai disegni di Aurelio Galleppini ed Erio Nicolò, ma anche a Claudio Villa, l’artista che attualmente cura le copertine del fumetto - ha concluso .- Mi ritengo un neoclassicista e cerco di attenermi alla storia e allo spirito di Tex. Tex a colori? Credo che sia un elemento che aggiunge realismo, quando ho realizzato i lavori pensavo ovviamente in bianco e nero». Sempre fedele alla linea.
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