Corte Franca: il piccolo Anass ha trascorso la notte insieme alla mamma

Migliorano le condizioni del bimbo colpito da uno sparo, che dovrebbe riprendersi del tutto nel giro di poco tempo
La mamma del piccolo Anass - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La mamma del piccolo Anass - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Passate le ore più drammatiche, contrassegnate da rabbia, ma soprattutto da paura e angoscia, il piccolo Anass, la notte tra mercoledì e giovedì, la prima fuori dalla Terapia intensiva, l’ha trascorsa in un letto di Pediatria del Papa Giovanni. Ma non da solo. Non questa volta.

Accanto a lui c’era la sua mamma: una carezza, un bacio, una coccola e quell’affetto che lei e il marito, dopo il terrore vissuto la notte di Ferragosto, quando il loro bambino di nemmeno 2 anni è stato ferito da un proiettile che avrebbe potuto ucciderlo, non gli hanno mai fatto mancare.

Il piccolo, residente a Corte Franca con i genitori e il fratello di 4 anni, lunedì sera era rimasto coinvolto nel gesto folle di un suo vicino, una guardia giurata di 46 anni, che insieme ad altre due persone si era messo a giocare al tiro al bersaglio con fucili e pistola, prendendo di mira un palo e un cartello stradale. E proprio uno di questi proiettili aveva preso in pieno Anass, che si era affacciato alla finestra di casa.

Le condizioni

In questi giorni la famiglia ha sperato, ha pregato e il bambino di 1 anno e 10 mesi, dopo l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto d’urgenza la notte tra lunedì e martedì, ha dato subito ottimi segnali di ripresa. Il piccolo ha lottato come un guerriero e i medici si erano detti ottimisti fin da subito. Oggi è fuori dalla Terapia intensiva e a breve, anche se non si conoscono ancora i giorni esatti, potrebbe lasciare l’ospedale di Bergamo e tornare a casa.

«Stiamo tutti meglio, soprattutto i miei zii. L’importante per noi è che mio cugino stia bene», queste le parole del giovane parente che quella sera ha allertato immediatamente il 112. Verso la normalità. Ma in questi giorni non solo la famiglia, ma anche la guardia giurata, che si è detto costernato, e tutto il quartiere, hanno pregato per il Anass.

«Siamo contenti che il bambino stia meglio, questa è la cosa più importante, ma quello che è successo ci ha spaventato - hanno spiegato marito e moglie, residenti in via Gallo, a pochi metri dalla casa della guardia giurata indagata per lesioni gravi - Abbiamo sentito quei rumori, gli abbiamo anche detto di smettere. Quel proiettile avrebbe potuto colpire uno di noi. Purtroppo non è la prima volta che capita una cosa del genere, anche se lunedì sera si è superato il limite».

I residenti tra via Gallo e la strada provinciale hanno vissuto attimi di paura e i giorni seguenti, tra carabinieri, giornalisti e diversi curiosi, sono stati sicuramente intensi. «Ora si spera di tornare alla normalità», hanno concluso, ricordando però i numerosi disagi che vivono ogni sabato sera a causa della movida legata a una nota discoteca situata a pochi metri dalla zona in cui vivono. Ma ieri mattina a Corte Franca tutto sembrava tornato alla normalità: lungo le vie della zona niente telecamere e lampeggianti, ma soltanto i trattori impegnati nella vendemmia. Per una normale giornata di agosto in Franciacorta.

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