Colpita da un fulmine in Guglielmo: «Ho sentito una vibrazione e l’ho trovata a terra»

L’ultimo filo di speranza, che teneva in vita Evelina Tomasoni si è spezzato. Il quadro era già apparso disperato domenica. Solo un miracolo infatti avrebbe potuto salvare la 54enne di Manerbio colpita da un fulmine mentre con il compagno bergamasco Giuseppe Carenzi stava effettuando un’escursione sul monte Guglielmo.
Grande appassionata di montagna, come il fidanzato, Evelina Tomasoni era iscritta al Cai di Manerbio. «Andavamo in montagna circa 150 volte l’anno» racconta il compagno comprensibilmente sotto choc. «Domenica quando è successo, c’erano anche altre persone sulla montagna. Vicini a noi una coppia con due bambini». La coppia si trovava sul versante tra Pisogne e Zone, in località Punta Caravina a una quota di circa 1.800 metri, quando il maltempo li ha sorpresi.
L’ultimo fulmine
La tragedia si è consumata «all’ultimo fulmine», come hanno raccontato i presenti. Dopo la saetta fatale, il temporale in quota infatti si è placato. A dare l’allarme era stato Giuseppe. «Il compagno di Evelina ci ha raccontato che lei gli ha salvato la vita» sottolinea Mauro Manenti, ex marito della donna e padre del loro unico figlio oggi 27enne. «Giuseppe mi ha raccontato che stavano camminando lungo un sentiero facile, il temporale era passato e avevano deciso di riprendere il cammino per tornare a casa, ma prima si volevano fermare in un rifugio. Giuseppe la precedeva e a un certo punto ha sentito una vibrazione e le ha chiesto se anche lei l’avesse avvertita. Ma quando si è girato, Evelina era a terra».
La donna respirava ancora, ma le sue condizioni sono subito apparse disperate ai soccorritori: i soccorritori scesi dall’elisoccorso arrivato sul posto l’hanno intubata, caricata sul velivolo e trasferita in elicottero all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Il decesso è stato poi dichiarato ieri mattina e la salma è stata ricomposta nella casa del commiato in via Lenzi a Verolanuova.
«Evelina era una donna forte e instancabile - continua l’ex marito - una persona dall’animo buono e altruista. La sua passione era la montagna, ogni fine settimana lei e il compagno facevano escursioni e sul monte Guglielmo c’erano già andati un’infinità di volte. Poco prima che il fulmine la colpisse aveva postato sul suo stato di Whatsapp una foto dell’escursione, era felice. Personalmente l’avevo sentita pochi giorni prima della tragedia: avevamo parlato del matrimonio di suo fratello Mauro, avvenuto alcuni giorni fa e durante il quale lei aveva fatto da testimone. Avevamo parlato di nostro figlio Simone. Insomma per lei era un periodo estremamente sereno».
Il cordoglio
La tragedia ha colpito al cuore due comunità, Cignano di Offlaga dove Evelina, per tutti Eve, era nata e ha vissuto e quella di Manerbio dove si era trasferita a vivere dopo il matrimonio e dove tutt’ora abitava con il figlio Simone di 27 anni. I funerali si svolgeranno nella parrocchiale di Manerbio mercoledì 31 maggio alle ore 15. «Un dramma - queste le parole di cordoglio del sindaco di Manerbio Paolo Vittorielli -. A nome dell'Amministrazione comunale e di tutta la comunità manerbiese porgo le più sentite condoglianze ed esprimo la vicinanza alla famiglia per la tragica scomparsa della nostra concittadina Evelina Tomasoni».
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