Clienti raggirati protestano: lui lancia una sedia

Passaggio di proprietà e bolli auto pagati e non registrati
AA

Una lite furibonda tra i titolari dell’agenzia e due clienti che sostengono di essere stati raggirati nella pratica di passaggio di proprietà di un’auto, regolarmente pagata ma mai registrata. Un parapiglia in cui dalle parole si è presto passati alle vie di fatto, con uno dei titolari che al culmine della discussione ha scagliato una sedia contro uno dei clienti infuriati. Succede alla Gima di Provaglio, l’agenzia di pratiche automobilistiche di cui anche il nostro giornale si era occupato tra gennaio e febbraio in seguito ad una serie di segnalazioni giunte in redazione. Stando a quanto ricostruito all’epoca, e poi confluito in un fascicolo aperto in Procura, alcuni clienti dell’agenzia si sarebbero trovati in mano non delle autentiche ricevute di pagamento, ma solo dei prescontrini, rilasciati in buona fede da altre tabaccherie ma che, come precisa la normativa, non valgono come ricevuta di pagamento.

Documenti facilmente rintracciabili e verificabili, che riportano la dicitura «da versare» invece che «versato» accanto alla cifra e che hanno portato in più di una occasione i clienti che si sono sentiti truffati a rivolgersi ai carabinieri. Una vicenda che aveva addirittura portato la Sisal ad aggiornare la grafica dei propri prescontrini, mettendo in maggiore evidenza il codice identificativo della tabaccheria che li ha emessi e precisando con ulteriore enfasi che quel documento non rappresenta la ricevuta. Due di loro, che nei mesi scorsi avevano perfezionato in agenzia la vendita di una auto usata, hanno scoperto che non erano state pagate le relative tasse e sono andati a chiedere conto della vicenda al titolare. Dopo che sono volate parole pesanti il titolare dell’agenzia avrebbe scagliato una sedia contro il suo interlocutore che ha riportato contusioni. Solo l’arrivo di un pattuglia dei carabinieri che fanno capo alla Compagnia di Chiari ha riportato la calma. L’uomo, leggermente ferito, è stato trasferito e medicato all’ospedale di Iseo: ne avrà per alcuni giorni, mentre i militari hanno raccolto le testimonianze delle persone coinvolte.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia