Capriolo: ricorso al Tar, volume abbassato in via Lombardia

Il ricorso fu promosso da un residente della zona: il caso ebbe inizio cinque anni fa, e oggi ha dato ragione al cittadino.
Zonizzazione acustica. Il piano fu approvato nel 2013
Zonizzazione acustica. Il piano fu approvato nel 2013
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Il Tar di Brescia ha dato ragione a un residente di Capriolo che aveva chiesto l’annullamento della delibera con cui nel 2013 l’allora Amministrazione Rigamonti aveva approvato il piano di zonizzazione acustica. Il Tar ha comunicato la sentenza, specificando che il documento che regola la rumorosità sul territorio va modificato nella parte relativa a via Lombardia, al confine con Palazzolo. Inoltre, ha chiesto di rivedere le fasce «cuscinetto» affinché non siano solo cartografiche ma anche utili. Infine, il Tar ha condannato il Comune di Capriolo a versare 3.500 euro al ricorrente per le spese processuali.

Il caso risale ormai a cinque anni fa, quando se ne parlò in Consiglio comunale. In sede di approvazione del piano di zonizzazione acustica, che in sintesi assegna livelli massimi di decibel producibili in una data area del paese tramite l’utilizzo di fasce numerate dalla 1 (maggior silenzio) alla 6 (maggior rumore), fu respinta un’osservazione proposta da un residente di via Lombardia la cui famiglia (e altre tre della stessa via) si era vista inserire nella classe più alta, la 6. In sostanza, l’uomo fece ricorso per chiedere che venisse declassata la zona, dato che in quella fascia, destinata alle porzioni di territorio esclusivamente industriali (o con abitazioni connesse alle attività produttive) veniva legittimata una soglia di rumore elevata anche di notte.

Il Tar ha accolto il ricorso e ha ripassato la palla all’Amministrazione ora guidata da Luigi Vezzoli. Come evidenziato dal tribunale, la zona interessata è di tipo misto, caratterizzata dalla prevalenza di terreni agricoli e dalla presenza di numerose abitazioni oltre che artigianali, ma «le abitazioni aggregate alla classe 6 appartengono a soggetti estranei all’attività produttiva di tipo industriale e non ai custodi delle attività ivi ubicate». Sempre il Tar scrive, citando la sentenza 89/2014 del tribunale civile di Brescia, che «quell’area di Capriolo presenta i connotati propri della classe 5, ossia quella delle aree prevalentemente industriali» e non «esclusivamente industriali». Il Comune dovrà ora declassare la zona dalla fascia 6 alla 5, con conseguenti benefici dal punto di vista della rumorosità consentita per tutti gli abitanti di via Lombardia.

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