Capriolo, gatto trovato morto. Ipotesi avvelenamento

È successo nella zona di via Mazzini. Un altro felino della zona è in gravi condizioni
Si teme per i gatti - Foto © www.giornaledibrescia.it
Si teme per i gatti - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

È di un gatto deceduto, uno salvato in extremis e uno che lotta ancora tra la vita e la morte il bilancio, purtroppo parziale, di un probabile avvelenamento che sta riguardando il quartiere più ad ovest di Capriolo. La notizia è cominciata a diffondersi ieri mattina, quando un residente di via Mazzini, uscito a piedi per delle commissioni, ha trovato un gatto in fin di vita vicino al ciglio della strada.

Dopo averlo preso e portato da una veterinaria, l’uomo ha chiesto ai vicini se sapessero qualcosa di più. È così emerso che proprio in questi giorni uno di questi ha trovato un randagio nel proprio giardino, morto senza apparenti traumi, mentre un altro è riuscito a salvare il proprio gatto, dopo che era tornato a casa con i sintomi tipici da avvelenamento. In pochi minuti è partito così il tam tam sui social e l’invito, pur sempre senza scatenare allarmismi, a tenere sotto controllo i propri amici a quattro zampe e ad evitare la via Mazzini, una traversa di via Urini non lontana dalla stazione dei carabinieri, dalla scuola materna e dal campo sportivo.

Le analisi mediche sul gatto, forse un randagio che è ora in cura ma senza alcuna certezza che sopravviva, non lasciano molti dubbi: ha ingerito una sostanza affine a lumachicidi o antiparassitari (anche ad uso agricolo) come piretro, carbamati e organofosforici. Dopo averlo ingerito, anche solo leccandosi le zampe o il pelo, il gatto comincia a tremare, le sue pupille si dilatano eccessivamente e infine cominciano le convulsioni che portano al decesso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia