Bimbo di Cologne in cella frigorifera, aiuto dalla Rete

Si muove la macchina della solidarietà verso la 29enne marocchina residente a Cologne che non può permettersi il funerale del figlio
Sala operatoria (immagine simbolica) © www.giornaledibrescia.it
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Solidarietà verso la mamma il cui piccolo, vissuto solo quindici ore, giace da un mese in una cella frigorifera.
A novembre la donna, una cittadina marocchina di 29 anni, era stata vittima di un incidente in un parcheggio di Cologne, paese in cui abita. Incidente che aveva causato un parto prematuro. Il piccolo era morto poco dopo. Il suo corpo è da un mese in una cella frigorifera dell’ospedale di Bergamo perché la famiglia non si può permettere il funerale.
 
Servono 750 euro. La donna, attualmente senza lavoro, non può permettersi la cifra. Ha chiesto aiuto al Comune, che le avrebbe risposto di poter partecipare solo parzialmente alla spesa per via dei vincoli dettati dai parametri Isee.
 
Nel frattempo si sta muovendo la macchina della solidarietà, con e-mail di persone disposte ad aiutare la donna a seppellire il piccolo attraverso una colletta. 
 
 

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