Amianto nel torrente: il recupero diventa caso politico

I Cinque Stelle attaccano: non rispettate le misure di sicurezza. Segnalazione a Carabinieri ed Arpa: è stata aperta un'indagine
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A Gussago scoppia un caso amianto. Sulle modalità di recupero e stoccaggio di 2.600 chili di vecchie lastre è scontro politico tra il Movimento 5 Stelle e la Giunta del sindaco Bruno Marchina. Il materiale era stato abbandonato da sconosciuti in alcune zone del paese e in particolare nel torrente La Canale, all’altezza di via Carrebbio. Dopo alcune segnalazioni, il Comune aveva avviato la rimozione d’urgenza, portando le tettoie all’isola ecologica.
 
Le operazioni, secondo il Movimento 5 Stelle, che ha segnalato l’episodio ai Carabinieri del Noa e all’Arpa - i quali hanno avviato un’indagine -, non sarebbero però avvenute secondo le prescrizioni di sicurezza imposte dalla legge. 
 
Di diverso avviso l’assessore all’Ambiente Giovanni Coccoli: «Le operazioni sono state compiute a norma di legge. Non c’è nulla che dimostri il contrario».
 
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