Agguato col machete, arrestato il 22enne di Castegnato

Oltre che delle lesioni verso il rivale deve rispondere anche di atti persecutori alla ragazza contesa.
Le indagini proseguono Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si appesantisce il conto con la giustizia del 22enne egiziano residente a Castegnato che secondo i carabinieri di Castiglione delle Stiviere ha organizzato e guidato la spedizione punitiva nei confronti di un 20enne di Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova, che è stato ferito a colpi di machete nella notte tra il 12 e il 13 giugno.

Nelle scorse ore infatti i militari dell’Arma lo hanno arrestato per atti persecutori dopo che nelle ore immediatamente successive all’agguato era stato denunciato per lesioni. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno scoperto anche anche gravi responsabilità del 22enne per stalking nei confronti della ragazza contesa: lei stessa ha raccontato di telefonate, messaggi, insulti e minacce che le stavano rendendo la vita impossibile.

La Procura ha chiesto e ottenuto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere per interrompere gli atti persecurtori ma anche le indagini sul ferimento proseguono. Alla base della spedizione punitiva ci sarebbe infatti la gelosia del 22enne egiziano residente a Castegnato verso una ragazza che, dopo aver chiuso la relazione con lui, è ora fidanzata con il 20enne mantovano. Per scegliere le modalità con cui colpirlo, secondo i carabinieri, il 22enne ha raccolto informazioni e capito che, come la maggior parte dei suoi coetanei della zona, nel corso della serata di venerdì scorso sarebbe passato da un pub di Casalmoro. Nel locale però il giovane è entrato solo dopo essere stato ferito per chiedere aiuto.

Appostati sul piazzale infatti lo aspettavano il 22enne e alcuni suoi amici che lo hanno immobilizzato e colpito con la grossa lama provocandogli ferite importanti. Anche il mandante è stato raggiunto da un colpo e per questo è stato ricoverato in ospedale e sottoposto ad un intervento chirurgico per le fratture al braccio che aveva riportato. Resta ora da stabilire se i colpi inferti al rivale fossero con l’intenzione di uccidere.

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