Agente di polizia locale arrestato per droga: «Consumo marijuana da anni»

In servizio ad Erbusco aveva due serre in casa. Il giudice dispone l’obbligo di firma 3 volte a settimana
Una pianta di marijuana
Una pianta di marijuana
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Ha ammesso la dipendenza di cui è schiavo da tempo. «Faccio uso di marijuana da quando ho 14 anni. Ne consumo 2-3 grammi al giorno e la coltivo per uso personale» ha raccontato davanti ai giudici. Dove è finito dopo essere stato arrestato venerdì sera.

Lui, che da 13 anni indossa la divisa, questa volta si è trovato dall’altra parte della barricata. Sotto accusa. E ora per tre volte la settimana sarà sottoposto all’obbligo di firma alla Polizia giudiziaria. È quanto deciso dal tribunale nei confronti di un agente 36enne della Polizia locale di Erbusco.

Al termine del processo per direttissima, dopo una camera di consiglio di oltre un’ora, il giudice nel pomeriggio di ieri ha convalidato l’arresto eseguito la sera prima dai carabinieri di Capriolo, ma ha rigettato la richiesta di domiciliari avanzata dal pubblico ministero. «Ha ampiamente ammesso l’addebito e l’obbligo di presentazione alla pg può avere effetto deterrente» sono state le parole del giudice.

Le serre in casa

Martedì i carabinieri erano stati chiamati da alcuni vicini di casa a Paratico del 36enne che da tempo avvertivano un forte odore di «erba». I militari hanno scoperto la presenza di alcune piante di marijuana nel giardino dell’agente di polizia e venerdì sera è scattato il blitz. L’uomo è stato fermato in auto fuori dalla sua abitazione e poi accompagnato in casa dai carabinieri. Il 36enne ha subito ammesso di detenere droga.

Complessivamente il sequestro di marijuana ha superato i tre chili, tra le piante che aveva in giardino, quelle che teneva in una serra in cantina strutturata con lampade e impianto di ventilazione, quella in essiccazione e i cento grammi in un barattolo conservato in cucina. In casa aveva anche fertilizzanti e antibatterici, materiale utile per la coltivazione della sostanza stupefacente.

L’ammissione

L’agente ieri mattina è comparso davanti al giudice e, assistito dall’avvocato Vittorio Tria, ha ammesso le proprie responsabilità. Ha deciso di parlare, di non avvalersi della facoltà di non rispondere e ha spiegato di aver iniziato a coltivare marijuana in casa «da tre o quattro anni» e solo per uso personale. «Non ne compro, ma consumo quella che coltivo».

L’analisi del telefono cellulare effettuata dai carabinieri al momento dell’arresto ha confermato la versione del 36enne, dato che non sono stati trovati riferimenti ad attività di spaccio o ad acquisti di stupefacente. Il poliziotto ha anche fatto mettere a verbale di aver iniziato da un paio di mesi un percorso al Centro psico sociale di Iseo. «L’arresto è legittimo e va convalidato» ha stabilito il giudice, sottolineando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e l’esigenza di un provvedimento cautelare per il pericolo di reiterazione del reato.

«Pur avendo ammesso il consumo ha detto di coltivare marijuana da tempo e quindi il rischio che possa continuare è elevato». La confessione e soprattutto la consapevolezza della dipendenza dimostrata in udienza dal 36enne gli ha evitato i domiciliari. In attesa del processo è da capire quale sarà il suo futuro nella Polizia locale di Erbusco.

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