Adro, 9 bimbi rischiano di rimanere senza mensa

Dal 3 dicembre per nove figli di stranieri insolventi i servizi potrebbero venire interrotti.
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Mensa scolastica e autobus ancora nel mirino ad Adro. Nell’aprile 2010 la querelle fra l’Amministrazione del sindaco leghista Lancini e le famiglie era finita sotto la luce dei riflettori nazionali. La vicenda si era chiusa con il «beau geste» di un imprenditore, Silvano Lancini: il debito di 8.600 euro fu saldato dal privato.

Oggi la storia rischia di ripetersi. Per nove bambini delle materne, elementari e medie locali, figli di migranti, venerdì 30 novembre potrebbe essere l’ultimo giorno di servizi garantiti. Lo scorso 8 novembre, l’associazione «Promotori attività parascolastiche di Adro», che gestisce i servizi, ha inviato l’ultimo sollecito di pagamento: 79,80 euro per i servizi di mensa e trasporto relativi al periodo fra metà settembre e novembre, «al fine di evitare l’esclusione degli stessi a partire dal prossimo mese».

Ossia, da lunedì 3 dicembre, quando il rischio è che la situazione si ripeta, con nove bambini a digiuno mentre i loro compagni di scuola si siederanno a tavola. Il Comune di Adro, per ora, sceglie un profilo più basso rispetto a due anni fa, seppur ribadendo la linea di sempre: chi non paga, è il leit motiv dell’Amministrazione, non ha diritto ai servizi.

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