Acqua non potabile nella fontanella della Santissima

A Gussago un’infiltrazione ha contaminato l’acqua. Il divieto in vigore fino all’autunno
L'avviso affisso sulla fontanella - © www.giornaledibrescia.it
L'avviso affisso sulla fontanella - © www.giornaledibrescia.it
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«Acqua non potabile», questo riporta un cartello, con tanto di stemma del Comune, affisso ad una fontanella lungo la pittoresca camminata verso la Santissima, proprio all’altezza della suggestiva Santella dell’Inganni. L’avviso avverte chiaramente l’acqua della fontana che ha offerto per decenni ristoro ai camminatori e ai curiosi, non è più potabile.

Cosa sia successo è presto detto: i lavori che stanno interessando la Santissima hanno causato un inconveniente inaspettato. La cisterna che rifornisce la fontanella è stata contaminata dalla pioggia proveniente dalle grondaie della Santissima, rendendo l’acqua non più sicura per il consumo.

«È giunta alla nostra attenzione questa segnalazione riguardante l’acqua non potabile proveniente dalla fontanella dell’Inganni, situata lungo il percorso verso la Santissima - spiega il sindaco Giovanni Coccoli -. Questa fontanella è stata sempre considerata una risorsa affidabile, ma a causa dei recenti lavori in corso per migliorare gli impianti idrici della Santissima, si è verificata un’infiltrazione di acqua piovana nella cisterna che la alimenta. In attesa del completamento dei lavori di adeguamento idraulico, quindi, abbiamo deciso di apporre il cartello al fine di evitare qualsiasi rischio per la salute dei cittadini. Fino alla metà di settembre, è consigliabile astenersi dal bere quest’acqua. Benché provenga da una cisterna che originariamente conteneva acqua di qualità, l’infiltrazione dell’acqua piovana ha reso il suo consumo poco sicuro. Pertanto, raccomandiamo di fare attenzione e di non berla».

La cisterna in questione, situata proprio sotto la Santissima, ha una storia ricca e affascinante. Nel corso dei secoli, è stata una fonte di approvvigionamento sia per gli abitanti che per i visitatori illustri del passato, tra cui personalità come Inganni e Gigola, e persino i monaci che un tempo abitavano l’ex convento domenicano. In attesa che il chiaro segnale di «acqua non potabile» venga rimosso, è di fondamentale importanza seguire le raccomandazioni del Sindaco e optare per alternative sicure per soddisfare la sete durante la passeggiata verso la Santissima. 

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