Abitanti in calo sul lago d’Iseo, ma non a Paratico

Gli otto paesi bresciani hanno perso 250 residenti in due anni e mezzo
Eccezione. Paratico ha registrato + 58 residenti
Eccezione. Paratico ha registrato + 58 residenti
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Il calo demografico in corso in Italia non sta risparmiando il Sebino.

Se l’«effetto Christo» ha fatto lievitare sia le presenze turistiche, sia le strutture ricettive, al capitolo «residenti» il discorso è un po’ diverso. Secondo i dati dell’Istat, gli otto comuni della sponda bresciana del lago d’Iseo negli ultimi due anni e mezzo analizzati (dall’1 gennaio 2015 al 31 luglio 2017) hanno perso 250 abitanti, passando da 33.262 a 33.150.

Maglia nera. A calare di più è stato Pisogne, che da solo ha perso 103 persone, più di un terzo del totale sebino bresciano, scendendo da 8.055 a 7.952. Gli altri due passi indietro più consistenti si sono registrati a Marone e Iseo, con il primo che in due anni e mezzo ha perso 67 abitanti (da 3.275 a 3.208) e il secondo 49 (da 9.202 a 9.153). Piccoli passi indietro ci sono stati anche Monte Isola (- 33), Zone (-27), Sale Marasino (-21) e Sulzano (-12).

In controtendenza. Unico centro a crescere è come al solito Paratico, passato dai 4.666 residenti di inizio 2015 ai 4.724 contati lo scorso 31 luglio (+ 58 abitanti).

Il trend decrescente complessivo non si è arrestato nemmeno nei primi sette mesi del 2017, con una discesa di 33 abitanti. Questa volta il centro più colpito è stato Iseo (-18 abitanti), seguito da Zone (-17) e Sale Marasino (-16). Pisogne invece ha invertito la tendenza e conquistato 16 nuovi pisognesi.

Sponda bergamasca. Nel periodo recente è andata peggio alla costiera bergamasca, dove i residenti sono scesi di 91 unità, con Lovere che da sola ne ha persi 83. Il motivo principale del calo di abitanti? È da imputare allo scostamento sempre maggiore tra nascite e morti. Negli otto comuni della costiere bresciana solo nei primi sette mesi del 2017 il gap è stato negativo per 65 unità, con 145 nascite e 210 decessi.

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