A Corte Franca chiude l’ultima bottega di alimentari

Dopo 120 anni abbassa la serranda il negozio gestito dalla famiglia Buffoli
Enea con i suoi dipendenti Alessandro e Sara prima della chiusura -  © www.giornaledibrescia.it
Enea con i suoi dipendenti Alessandro e Sara prima della chiusura - © www.giornaledibrescia.it
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Negli anni Ottanta a Nigoline c'erano 17 negozi. Di questi, circa otto vendevano generali alimentari. Durante le feste, lo scorso 31 dicembre, il bel borgo franciacortino ha perso l'ultimo che ancora resisteva alla competizione con i grandi gruppi commerciali: l'Alimentari Buffoli di via Geremia Bonomelli, aperto 120 anni fa dalla signora Pierina.

Con questa ennesima chiusura Corte Franca è rimasta orfana dell'ultima bottega dove acquistare pane, prosciutto, frutta e verdura vicino a casa. Ad abbassare la saracinesca è stato Enea Buffoli, titolare dell'attività condotta con mamma Iole per 35 anni, fino a quattro anni fa. La perdita di Iole ha rappresentato un punto di non ritorno affettivo, di competenze e anche economico per Enea perchè, per quanto bravo e efficiente, un dipendente genera un costo che per un negozio a conduzione familiare può diventare insostenibile.

Nonostante la dura legge del costo del lavoro - per i negozi di vicinato ormai asfissiante - con i «suoi» commessi Enea aveva creato una grande famiglia, in modo particolare con Paola, dietro al bancone da 15 anni, ma anche con Alessandro e Sara. La storia dell'Alimentari Buffoli è iniziata molto prima che Enea si rimboccasse le maniche, quando in paese i più fortunati si muovevano in bicicletta. Se a dare il via all'impresa è stata la signora Pierina, a condurla attraverso gran parte del Novecento sono state Dina e Palmina, le figlie di Pierina e zie di Enea.

Nei ricordi del titolare ci sono periodi in cui acquisto e vendita dei prodotti si compivano in modi che oggi paiono incredibili, come lo scambio di qualche cucchiaio di conserva di pomodoro pagato con uova appena raccolte nel pollaio. Parlando con la gente si capisce quanto tutti trovino grave la mancanza di intervento della politica locale per la desertificazione commerciale dei centri storici. «A Nigoline – ricorda infatti amareggiato Enea - l'intervento amministrativo locale, che ha reso via Bonomelli a senso unico e ha spostato il traffico di passaggio fuori paese, ha addirittura peggiorato le cose».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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