800 firme contro la piazzola ecologica: la giunta tira dritto

L’opposizione contesta la spesa per acquisire l’area da un privato
L’area interessata. Qui dovrebbe nascere la nuova piazzola ecologica
L’area interessata. Qui dovrebbe nascere la nuova piazzola ecologica
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Più di ottocento firme raccolte dalla lista di minoranza Prima di tutto Corte Franca per dire no al progetto di realizzazione della nuova piazzola ecologica. Le adesioni sono state raccolte in poco più di un mese ai banchetti che l’opposizione guidata dall’ex sindaco Giuseppe Foresti ha allestito in vari punti del comune franciacortino.

«Evidentemente i nostri concittadini condividono i dubbi che abbiamo espresso - fanno sapere i membri della lista -. Oltre ottocento persone si oppongono ad un progetto estremamente oneroso, previsto su un’area che il Comune deve ancora acquisire e su cui in molti hanno espresso perplessità di tipo strutturale. Criticità che, forti di queste firme, ribadiremo in sede di conferenza dei servizi: chiederemo di poter partecipare all’incontro e presenteremo tutte le nostre osservazioni».

Il progetto - lo ricordiamo - prevede di realizzare ex novo una nuova isola ecologica in via Ferrari, su un’area privata. Anziché ristrutturare la piazzola esistente, obsoleta e sottodimensionata, il Comune sceglie di investire un milione e 130mila euro (prima previsione) per acquistare la porzione di terreno necessaria e trasformarla in sede del nuovo centro di raccolta. Il progetto dovrà passare al vaglio della conferenza dei servizi il prossimo 17 settembre: in quell’occasione gli enti coinvolti dovranno stabilire se è indispensabile assoggettare l’intervento alla Valutazione ambientale strategica (Vas).

«800 firme? Rappresentano un decimo della popolazione - sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Diego Orlotti-. Tutti gli studi commissionati confermano la bontà del nostro progetto che approderà in Consiglio comunale entro fine mese. Ricordo inoltre che l’autorizzazione provinciale, non prorogabile, dell’attuale centro di raccolta scade la prossima estate. Ecco perchè tiriamo dritti, convinti di aver scelto la soluzione migliore per il paese».

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