Scuola

Quante emozioni… Diamo loro spazio con l’Emozionometro!

Uno strumento che permette di misurare le emozioni e dedicare loro uno spazio di condivisione e rielaborazione
Progetto Oasi, lo strumento dell'emozionometro - © www.giornaledibrescia.it
Progetto Oasi, lo strumento dell'emozionometro - © www.giornaledibrescia.it
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Il temine «emozione» deriva dal latino e-moveo, cioè muovere

L’emozione è, quindi, qualcosa che nasce dentro e si modifica, muove sensazioni, stati d’animo, comportamenti. L’emozione parla e dice qualcosa di sé stessi e degli altri: dei/delle bambini/e, degli/delle insegnanti, dei genitori. 

Quante emozioni circolano e cambiano in una sola giornata!

La straordinarietà del momento che stiamo attraversando sta richiedendo lo sforzo di ricostruire una quotidianità fatta di spazi e tempi diversi. Un tempo nuovo, dilatato, disorientato che necessita di essere scandito da nuovi piccoli riti, modalità diverse di fare scuola/lavoro, attività in famiglia.
Uno spazio ritrovato, condiviso che ci porta continuamente ad entrare in relazione con le altre persone che vivono con noi.

Ecco allora che, nella definizione di questa nuova quotidianità che vive di un momento fatto di incertezze e forse anche di paure, per non rimanere spaesati, diventa importante provare a sperimentare strumenti che permettano di creare momenti di confronto e condivisione di vissuti, emozioni, eventi che accadono.

L’Emozionometro è uno strumento da poter utilizzare in contesti di gruppo (amici/amiche, classe, famiglia) per permettere alle persone di raccontare di sé e delle proprie emozioni.

L’Emozionometro permette di dare uno spazio di pensiero, condivisione e rielaborazione rispetto alle emozioni che si provano nell’arco della giornata lavorando sui seguenti obiettivi:

  • Dire come stiamo
  • Capire gli altri come stanno
  • Darsi degli impegni per la giornata

Potrete utilizzarlo in diversi momenti: al mattino prima di iniziare la giornata, prima o dopo un evento particolare, la sera prima di andare a dormire per raccontarsi la giornata.

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