Scuola

#nonsoloscienza: incontri e laboratori per avvicinarsi alle materie Stem

Sara Centenari
Il progetto di Fondazione Comunità Bresciana e Fondazione Teatro Grande è dedicato alle scuole media e al biennio delle superiori
La prima edizione dell'evento dedicato alle scuole
La prima edizione dell'evento dedicato alle scuole
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Non solo scienza: anche arte, letteratura, miti ancestrali, storia dei colori, del cielo e dell’umanità. Anche quest’anno il progetto poliedrico di Fondazione Comunità Bresciana in partnership con Fondazione Teatro Grande allargherà la portata degli incontri, delle letture sceniche e degli spettacoli multimediali a molti campi dello scibile umano interconnessi tra loro. Le attività pensate per avvicinare gli studenti di Brescia e provincia alle materie scientifiche attraverso il teatro - partite nella prima edizione di #nonsoloscienza grazie a un solido investimento da parte di Banca Intesa - ora verranno sostenute dalla Fondazione Alessandra Bono. Un ente filantropico nato nel 2017 per la volontà dei genitori di un’ingegnera e imprenditrice «fuori dal comune»: una realtà che promuove e sostiene la ricerca scientifica in campo oncologico ma anche molti progetti educativi speciali che cercano di avere un forte impatto sulle nuove generazioni, come ha spiegato la vicepresidente Laura Ferrari.

«Avvicinare i giovani alla conoscenza di ciò che avviene nel mondo attuale e costruire un percorso per destare in loro curiosità e attenzione verso molte discipline»: così il presidente di FCB Mario Mistretta ha illustrato il progetto rivolto ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado e il biennio di secondo grado. Il fine è rendere più accessibili e affascinanti per tutti le materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) per migliorare il rendimento ma anche per integrare maggiormente ragazzi migranti o rifugiati che potrebbero aver bisogno di maggiori strumenti per superare barriere linguistiche e culturali.

  • I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza
    I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza - Mia Canestrini
  • I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza
    I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza - Luca Scarlini
  • I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza
    I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza - Massimo Polidoro
  • I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza
    I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza - Elza Bontempi
  • I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza
    I relatori della prima edizione di #nonsoloscienza - Stefano Gandelli

«In un momento in cui ci troviamo spesso ad ascoltare l’espressione di pensieri parascientifici o antiscientifici, ricorrenti nel dibattuto contemporaneo, è un dovere per un’istituzione culturale porsi a servizio della conoscenza suffragata da dati, prove, esperimenti validati» ha sottolineato il sovrintendente della Fondazione Teatro Grande Umberto Angelini.

Orietta Filippini, direttrice operativa di Fondazione Comunità Bresciana, ha ricordato uno degli elementi più emozionanti della prima edizione: «Oltre al piacere della conoscenza, all’approfondimento di certe scoperte, il valore fondamentale è stato quello di instaurare una relazione tra gli esperti di spazio, natura o energia e i ragazzi, che chiedevano loro come si fa a diventare la persona esperta in un determinato settore scientifico. Un palinsesto ricco con il valore aggiunto del dialogo: non si può essere scienziati senza sapere il percorso dell’umanità».

La Cooperativa il Calabrone supporta il progetto di FCB: la possibilità per gli studenti è quella di assistere gratuitamente a incontri e spettacoli che si svolgono quasi sempre alle 10.30, nella sala Grande del teatro di corso Zanardelli. Le scuole possono scrivere all’indirizzo nonsoloscienza@ilcalabrone.org.

L’elenco degli appuntamenti di #nonsoloscienza

  • Il 18 marzo lo scrittore, drammaturgo e narratore Luca Scarlini sarà protagonista di «Numeri innamorati: l’arte della scienza». Due universi di senso che sembrano distanti hanno invece punti tangenti impensabili: una storia non canonica dell’arte.
  • Il 27 marzo sarà la volta di Mia Canestrini, zoologa specializzata in biodiversità del mondo animale, (forse la più nota ricercatrice nell’ambito dei lupi). Aiuterà il pubblico a smontare falsi miti sul «cattivo» per eccellenza della nostra infanzia, in parallelo a un excursus sul ruolo della donna. Il titolo è infatti «Lupi e donne nella scienza: costruire un futuro di conservazione e conoscenza».
  • Il 2 ottobre Elza Bontempi, che vive a Brescia ed è una riconosciuta esperta di economia circolare, parlerà della giusta combinazione tra l’ambiente e i materiali, per generare la migliore transizione energetica possibile.
  • Il 13 novembre arriverà Massimo Polidoro, scrittore e docente universitario che fu da giovanissimo scelto da Piero Angela per costituire un centro studi internazionali contro le fake news. «Indagare misteri con la lente della scienza», per perlustrare ciò che pensiamo di conoscere.
  • Il 29 novembre Stefano Gandelli ci farà comprendere che «Non è facile spiegare concetti difficili in modo semplice», in qualità di creatore di contenuti per Geopop: un gruppo di giovanissimi che ha deciso di impegnarsi nella divulgazione scientifica sul web.

Gli argomenti dei laboratori nell’autunno 2024

  • «La scienza dei colori» si svolgerà alla Pinacoteca Tosio Martinengo con Fondazione Brescia Musei: laboratorio sulla storia dei materiali naturali, come minerali e terre, che saranno indagati nello loro componenti chimiche e fisiche per fabbricare il colore secondo antiche ricette.
  • «Astrokids – Astronauti per un giorno», che fa parte come il successivo del ciclo «I percorsi del cielo», mostrerà come si vive sulla stazione spaziale internazionale e permetterà di usare telescopi professionali per osservare le stelle, in collaborazione con l’associazione «Il cielo itinerante».
  • «Segnali nello spazio» verterà sull’importanza delle onde dello spettro elettromagnetico nella comunicazione: anche in questo caso i ragazzi utilizzeranno i telescopi.
  • «In ascolto» sarà un workshop per costruire un reportage per la radio e i podcast insieme alla realtà di Radio Raheem, emittente web basata alla Triennale di Milano.

Lo spettacolo del 10 e 11 aprile

Lo spettacolo al Planetarium - Foto NewReporter/Favretto © www.giornaledibrescia.it
Lo spettacolo al Planetarium - Foto NewReporter/Favretto © www.giornaledibrescia.it

«Planetario» di Deproducers e Fabio Peri è il progetto nato con il direttore del Planetarium di Milano in veste di narratore e un gruppo di musicisti - Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Max Casacci, Gianni Maroccolo - che vengono da esperienze di produzione e palcoscenico tra le più diverse e suggestive degli ultimi decenni (dai Subsonica ai Cccp). Una proposta che mescola immagini provenienti dallo spazio e dalle attività della Nasa a musiche composte appositamente per questa rappresentazione.

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