Scuola

Nidi, cresce la domanda per i bimbi fino ai 3 anni

Per l’anno 2021-22 il Comune ha attivato 31 posti in più, ma in 246 restano in lista d’attesa
Bambini e maestre giocano insieme all'asilo nido - Foto © www.giornaledibrescia.it
Bambini e maestre giocano insieme all'asilo nido - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Riprendono slancio le iscrizioni ai servizi educativi per i piccoli della fascia 0-3 anni. A fronte di un generale calo delle nascite, con la conseguente riduzione del numero di bambini e bambine nelle scuole d’infanzia, si registra una crescita importante delle domande, sia per le cosiddette sezioni divezzi, che comprendono bimbi dai 12 ai 36 mesi, sia alle sezioni lattanti, rivolte a piccoli sotto l’anno.

Tanto che l’Amministrazione comunale ha deciso di ampliare ed integrare l’offerta, in collaborazione con i 13 nidi accreditati, attivando 31 posti in più - di cui 24 sulla sezione lattanti (sei per ciascuno dei quattro nidi privati in convenzione) - distribuiti nelle zone con maggiore carenza, ovvero nei quadranti nord e sud della città. Lo sforzo comporta per la Loggia un onere di circa 300mila euro, che si aggiunge ai 7 milioni per i nidi comunali e convenzionati.

Sono 1.072 le domande inoltrate per l’anno 2021- 2022, e 1.208 i posti disponibili: solo 826 però nelle strutture pubbliche convenzionate (nidi e sezioni primavera comunali, posti in convenzione nei nidi privati accreditati), e i restanti 382 nel privato. I posti variano anche per l’età: spicca la richiesta per le sezioni lattanti: 173 domande, con 88 in lista d’attesa. «Segno positivo - rileva l’assessore alla Pubblica istruzione Fabio Capra, illustrando i numeri con Anna Maria Finazzi, dirigente di settore -: vuol dire che le mamme, dopo la pandemia, hanno trovato lavoro o ripreso l’attività. Vogliamo dare risposte alle esigenze delle famiglie, e un segnale di vicinanza ai loro problemi».

Brescia può vantare una copertura molto elevata nelle strutture di servizio alla prima infanzia, arrivando a soddisfare (anche con successivi ritiri e aggiustamenti post-iscrizioni) la quasi totalità della richiesta. Il 33% dei bambini da zero a tre anni - sottolinea Anna Maria Finazzi - frequentano almeno una tipologia di servizio, in linea con gli obiettivi delle politiche europee. Per i divezzi, sono state monitorate 225 domande (61 la lista d’attesa) nei nidi comunali, cui vanno ad aggiungersene 231 nei nidi convenzionati (97 in attesa). Il totale quindi dei bimbi in lista d'attesa è 246. «In più - annuncia l’assessore - apriremo a settembre una sezione primavera alla scuola materna Piaget nel quartiere di Sant’Eustacchio, che rappresenta la prima esperienza di collaborazione in una scuola statale. Potrà accogliere fino a sette sezioni e diventare il punto di riferimento per scuola d’infanzia e sezione primavera insieme».

Infine, nessun aumento delle tariffe per il prossimo anno. I genitori possono valersi del Bonus Inps, fino ai tre anni d’età, la cui dotazione è stata ampliata nel 2020 e che può attribuire fino a un massimo di 3mila euro, se l’indicatore Isee non oltrepassa i 25mila, mentre se il tetto è al di sotto dei 17mila scatta la gratuità. Integra il Bonus di 272,72 euro di Regione Lombardia per rette corrispondenti fino a un Isee di 20mila euro (quindi residuale, interessando solo il range 17-20mila euro). «In futuro - afferma Capra - contiamo di proseguire ulteriormente nella logica di sviluppo del sistema integrato 0-6 anni. L’impatto sul bilancio comunale è forte, ma parliamo di un investimento irrinunciabile per costruire un futuro a misura di bambini e famiglie».

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