Il coro dell’Audiofonetica si esibisce all’ombra dell’Amerigo Vespucci

Giornata indimenticabile ieri al Porto Vecchio di Genova per bimbi e ragazzi, udenti e non, della scuola di Mompiano
Bambini, ragazzi e accompagnatori davanti al veliero della Marina Militare - © www.giornaledibrescia.it
Bambini, ragazzi e accompagnatori davanti al veliero della Marina Militare - © www.giornaledibrescia.it
AA

«È stata un’esperienza intensa ed emozionante per i piccoli e noi grandi. Per gli alunni un momento di condivisione, di partecipazione e, soprattutto, di valorizzazione»: sono le parole trepidanti di Anna Paterlini, direttrice della Scuola Audiofonetica, durante il viaggio di ritorno in autobus da Genova. Una gita, a campanella suonata da una settimana, che ha coinvolto i membri del coro scolastico per visitare il veliero della Marina Militare Amerigo Vespucci ed esibirsi nell’arena del «Villaggio Italia» al Porto Vecchio.

L’invito

«Il 30 aprile scorso abbiamo partecipato al Giubileo delle persone con disabilità - spiega la dirigente - e la ministra Alessandra Locatelli ci ha invitati a questo evento». Una chiamata inaspettata. Detto fatto, da lì è partita la macchina organizzativa che ha portato il coro, composto da 43 bambini e ragazzi tra i 9 e i 13 anni non udenti e udenti, a vivere questa avventura straordinaria.

«Prima c’è stata la visita al veliero che ha affascinato anche noi adulti;poi i componenti del coro hanno cantato tre canzoni - spiega Paterlini - con la voce e la Lingua dei segni. In molti presenti in zona, attirati dalla nostra esibizione, si sono fermati ad ascoltare». E ad applaudire.

Presente la ministra Locatelli che ha ascoltato da Pierpaolo Camadini, presidente della Fondazione Giuseppe Cavalleri che gestisce la scuola, e dall’amministratore delegato, Giovanni Lodrini, la storia dell’istituzione di Mompiano e il progetto che riesce a dare una risposta ai numerosi bisogni educativi e formativi di bambini e ragazzi sordi e udenti nello stesso ambiente creando, quindi, un modello unico in Italia in cui l’inclusione e la valorizzazione sono i fulcri dell’attività scolastica quotidiana.

Cosa si portano nel cuore i 43 membri del coro e la decina di adulti tra insegnanti, dirigenti della Fondazione e coordinatori della comunicazione? «La soddisfazione di vedere una ministra accogliente e inclusiva - conclude -, ma soprattutto un’esperienza che ha segnato tutti noi e che aiuta i ragazzi e i bambini a crescere e a unirsi ancora di più».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...