Gli studenti camuni scrivono un brano sui Carabinieri: premiati a Roma

Saranno premiati a Roma, lunedì prossimo, gli alunni e le alunne dell’istituto comprensivo Bonafini di Cividate Camuno, Malegno e Borno. Il riconoscimento arriva per un progetto dedicato all’educazione alla legalità e al rispetto delle regole, realizzato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri.
Il lavoro, nato nel corso dell’anno scolastico, ha unito creatività, memoria e tecnologia: gli studenti e le studentesse, guidati dalle insegnanti e con il contributo dei militari, hanno scritto e interpretato un brano musicale sulla storia e i valori dei Carabinieri, utilizzando anche strumenti di intelligenza artificiale per la composizione e l’elaborazione del testo.
La canzone
Come racconta il docente Maurizio Ricci, l’iniziativa è cresciuta a partire dagli incontri periodici che l’Arma tiene nelle scuole per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva. «L’Arma dei Carabinieri ci fa sempre l’onore di venire nel nostro istituto a tenere interventi interessanti ed educativi», si legge nel messaggio della scuola, «per aiutare gli allievi e le allieve a capire l’importanza della legalità e dei comportamenti utili a rispettare la legge e il bene comune».
Da questi momenti di confronto è nata l’idea di tradurre in musica i valori appresi, dando voce a un racconto collettivo che intreccia episodi di coraggio e dedizione alla comunità.
Il testo della canzone, intitolata semplicemente «Carabinieri», ripercorre le tappe fondamentali della storia dell’Arma: dalla nascita come forza di pace e di presenza civile fino ai momenti più drammatici del Novecento. Tra i versi compaiono riferimenti a Salvo D’Acquisto, ai dodici carabinieri delle Fosse Ardeatine, al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e ai caduti di Nassiriya. Tutte figure che rappresentano l’impegno quotidiano al servizio dello Stato e delle persone.
«L’Arma dei Carabinieri nasce per stare accanto allo Stato, non sopra di esso, ma dentro la vita della gente», recita l’inizio del testo. E ancora: «I Carabinieri non parlano di eroismo. Lo vivono». Parole che i ragazzi e le ragazze hanno scelto di interpretare come un inno alla responsabilità, alla memoria e al coraggio silenzioso.
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