Scuola

Gli studenti alla scoperta della politica di Obama

All'auditorium di via Balestrieri i ragazzi delle superiori di Brescia e provincia con il console Usa per la Stampa e la Cultura
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La Green economy è una delle priorità dell'Amministrazione Obama. Un tema che il presidente americano e gli Stati Uniti stanno portando avanti con determinazione e cercano di mantenere in cima all'agenda della politica internazionale. L'obiettivo è doppio: da un lato la conservazione dell'ambiente e la limitazione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, dall'altro le grandi potenzialità economiche dello sviluppo industriale per favorire la green economy.

Lunedì mattina all'auditorium di via Balestrieri sull'argomento è intervenuto il console americano per la stampa e la cultura Robert Palladino. L'iniziativa promossa dall'Istituto Lunardi e dalla rete Clil di Brescia ha coinvolto gli istituti superiori di Brescia e provincia che si sono alternati in due turni nel corso dell'intera mattinata. Ma perché si è deciso di presentare proprio una conferenza sul tema della green economy? Vi è innanzitutto una ragione didattica e la spiega Palladino: «L'argomento è particolarmente "challenging"dal punto di vista della comprensione, si tratta di una terminologia specifica e molto settoriale». Poi vi è ovviamente un'indicazione da parte del Dipartimento di Stato e dall'intera rete consolare statunitense nel mondo. «Siamo stati invitati come ogni anno a Brescia per la giornata del Clil - spiega Palladino - e tra i temi di queste giornate c'era anche la green economy, che è considerata una delle priorità dell'Amministrazione Obama e di fatto uno degli ambiti di interesse per la sicurezza nazionale».

Gli studenti da parte loro hanno partecipato con grande attenzione ed in maniera attiva: al termine delle due relazioni di Palladino, hanno chiesto chiarimenti ed in maniera abbastanza puntuale hanno voluto capire esattamente quale è la posizione anche dell'Amministrazione americana rispetto alla politica ambientale.

Lo abbiamo chiesto anche al console Palladino perché a fronte di dichiarazioni d'intenti da parte degli Stati Uniti, l'unica ad aver messo obiettivi vincolanti su emissioni di CO2, sviluppo dell'efficienza energetica, riduzione degli sprechi è stata fino ad oggi l'Unione europea.

«L'Europa viene osservata con grande attenzione dalla Casa Bianca - ha spiegato Palladino - il presidente Obama su questo aspetto vuole caratterizzare la propria azione presidenziale. Vi è una motivazione più ideale, ovvero quella della preservazione dell'ambiente, ma ve n'è un'altra molto più pratica e stringente. La green economy può produrre molti posti di lavoro negli Stati Uniti, anche in un momento di crisi economica ed anche per questa ragione che l'intera problematica è considerata anche dal Dipartimento di Stato un argomento di sicurezza nazionale, proprio perché decisivo per il presente e il futuro degli Stati Uniti».

Ma è chiaro che anche nell'ultimo vertice sul clima a Durban i risultati non sono stati entusiasmanti dal punto di vista climatico. Palladino, però non ha dubbi: «Gli Usa ci credono e la loro azione nella politica internazionale sul tema vuole essere sempre più efficace».

Carlo Muzzi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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