Giovani e storie che cambiano il mondo: al via «GdB Voci dal futuro»
Dare voce ai ragazzi affinché raccontino se stessi e la loro generazione attraverso esempi concreti, avvicinandoli all’universo della comunicazione, dello storytelling, dell’innovazione e della creatività.
È in questa direzione che si muoverà il nuovo progetto di Pcto «GdB Voci dal futuro», nato dallo sforzo congiunto del Giornale di Brescia in collaborazione con Italmark: un viaggio di 40 ore certificate che vedrà protagonisti 50 studenti provenienti dagli istituti Arnaldo e Canossa.
I protagonisti
Attraverso laboratori, incontri con professionisti, momenti di lezione frontale ed esperienze pratiche, i ragazzi vivranno un percorso stimolante all’interno della redazione del Giornale, allo scopo finale di produrre un vodcast che racconti di storie di giovani che hanno cambiato, o cambieranno, il mondo in meglio.
«Un’azienda come la nostra, con ottant’anni di storia alle spalle, guarda inevitabilmente al futuro – sono state le parole della direttrice di Giornale di Brescia e Teletutto Nunzia Vallini –: formare nuovi narratori ha l’importanza strategica di aprirci al nostro futuro, sapendo che in termini di consapevolezza non c’è differenza tra chi fa e fruisce informazione. La nostra mission – ha tenuto a sottolineare Vallini – è quella di informare: etimologicamente, «dare forma», con le notizie ma anche con la consapevolezza di quello che significa comunicare. Questo è quello che faremo in questo Pcto: dare forma a progetti importanti che diano voce ai più giovani».
Gli studenti parteciperanno quindi a tre incontri formativi in Sala Libretti, supportati da esercizi online da svolgere a casa, e avranno modo anche di visitare i diversi spazi della vita redazionale nei prossimi mesi: tra novembre e gennaio lavoreranno poi in classe divisi in gruppi per la produzione del vodcast, che verrà consegnato a febbraio e presentato poi nel corso di un evento ad hoc.

«Per Italmark dare voce ai giovani è fondamentale – ha affermato Mauro Odolini, manager della sostenibilità per Italmark –: per noi la Gen Z è un valore importante a livello aziendale, tradizionalmente difficile da intercettare a livello comunicativo. Questo progetto ci consente di trovare un ponte di collegamento fondamentale tra scuole, territorio ed impresa, raccontando qualcosa di nuovo che consenta ai ragazzi di giocare in un contesto multimediale e di innovazione».
Il kick off in Sala Libretti
Ad introdurre il kick-off del progetto in Sala Libretti era presente il fisico e divulgatore scientifico Massimo Temporelli, che ha accompagnato gli studenti attraverso un viaggio storico ed etimologico dei mezzi di comunicazione della storia umana: dalla carta stampata all’iPhone, passando per telegrafo, radio, telefono ed universo web.

«Lo storytelling è ciò che ci rende umani, il valore aggiunto che ci differenzia dagli animali: solo noi sentiamo la necessità di raccontare e raccontarci – ha esordito il divulgatore –. Questo progetto mischia le competenze, diventando intersezione tra il mondo delle idee e quello delle storie: due universi fondamentali, che hanno bisogno l’uno dell’altro e che si compenetrano. Si tratta di una cassetta degli attrezzi di soft skills fondamentali per il prossimo futuro nostri ragazzi, indipendentemente da quello che sceglieranno di fare e diventare nella vita. Questo progetto – ha concluso Temporelli, dando il via al viaggio dei ragazzi – è un vero e proprio incitamento a migliorare il mondo: giovani che raccontano i giovani, guardando al futuro con positività».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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