«GdB Voci dal futuro»: studenti autori di video podcast sui giovani
Un format inedito, che sappia dare voce ai ragazzi, avvicinandoli al mondo della comunicazione, dell’innovazione e della creatività: è stato presentato lunedì 13 ottobre nella Sala Libretti del nostro giornale il nuovo progetto di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) intitolato «GdB Voci dal futuro» e proposto dal Giornale di Brescia in collaborazione con Italmark a 50 studenti del liceo Arnaldo e dell’istituto Canossa.

I ragazzi diventeranno protagonisti di un percorso stimolante, che li vedrà vivere la redazione multimediale dell’Editoriale Bresciana allo scopo di realizzare un video podcast che racconti storie di giovani che hanno cambiato, o cambieranno, il mondo in meglio. «Un’azienda come la nostra, con ottant’anni di storia alle spalle, guarda inevitabilmente al futuro – sono state le parole della direttrice di Giornale di Brescia e Teletutto Nunzia Vallini –: formare nuovi narratori ha per noi l’importanza strategica di aprire la strada al nostro futuro, sapendo che, in termini di consapevolezza, non c’è molta differenza tra chi produce e chi riceve informazione».
Il programma
Gli studenti parteciperanno quindi a tre incontri formativi in Sala Libretti, avranno esercizi online da svolgere a casa, e potranno anche visitare i diversi spazi della vita redazionale nei prossimi mesi: tra novembre e gennaio lavoreranno poi in classe divisi in gruppi per la produzione del video podcast, che verrà consegnato a febbraio e presentato poi nel corso di un evento ad hoc.

«Per Italmark dare voce ai giovani è fondamentale – ha aggiunto Mauro Odolini, manager della sostenibilità per Italmark –: per noi la Gen Z è un valore davvero importante a livello aziendale, e questo progetto ci consente di trovare un ponte di collegamento importante tra scuole, territorio ed impresa, raccontando qualcosa di nuovo che consenta ai ragazzi di giocare in un contesto multimediale e di innovazione».
Missione
Ad introdurre il progetto in Sala Libretti era presente il fisico e divulgatore scientifico Massimo Temporelli, che ha offerto ai ragazzi spunti di riflessione sull’etimologia delle parole che oggi abitano il panorama della comunicazione, fornendo una loro cronistoria e lanciando spunti per quello che sarà poi il lavoro di ricerca delle storie da raccontare.
«Lo storytelling è ciò che ci rende umani, il valore aggiunto che ci differenzia dagli animali: solo noi sentiamo la necessità di raccontarci storie – ha esordito –. Questo progetto mischia le competenze, unendo il mondo delle idee a quello della narrazione: due universi fondamentali che si compenetrano e che hanno bisogno l’uno dell’altro. Si tratta di una cassetta degli attrezzi fondamentale per i nostri ragazzi, indipendentemente dal tipo di professione che poi sceglieranno, una competenza trasversale che è sempre importane possedere».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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