Scuola

È iniziata la scuola dell'infanzia: calano gli iscritti nelle zone est e nord

Nelle realtà comunali saltano quattro sezioni. Complessivamente, le classi non raggiungono la capienza massima
Per la scuole dell'infanzia l'anno scolastico è cominciato il 5 settembre
Per la scuole dell'infanzia l'anno scolastico è cominciato il 5 settembre
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Per i più piccoli è già iniziato l’anno scolastico. Ieri - in anticipo rispetto agli alunni di scuole elementari, medie e superiori - è stato infatti il primo giorno di scuola materna per tanti bambini che abitano in città.

Nonostante il forte calo delle nascite (le scuole della città hanno perso circa mille bambini negli ultimi dodici anni), testimoniato dalle poche iscrizioni ricevute dal Comune lo scorso marzo, le sezioni all’interno delle scuole dell’infanzia non sono diminuite di molto e in totale ne sono state chiuse quattro: due della materna comunale - anche se altre due erano già state chiuse nell’anno 2021/22 -, una della statale e una della convenzionata. Questo grazie alla forte mobilità che caratterizza le famiglie, con un saldo positivo per quelle in ingresso in città.

La chiusura delle due sezioni comunali ha portato anche al cambio di destinazione d’uso delle scuole S. Eustacchio e Valotti, che verranno utilizzate per garantire servizi ai bambini dai 3 ai 36 mesi, per i quali le domande sono invece aumentate.

Posti liberi

Complessivamente nelle scuole materne bresciane ci sono 100 posti in meno. E comunque le sezioni attive non raggiungono la loro capienza massima, fissata mediamente a 25/28 bambini: attualmente ci sono ancora 200 posti liberi e disponibili nelle scuole cittadine. Il calo delle iscrizioni non è omogeneo, la zona Est e la zona Nord sono quelle maggiormente interessate dal fenomeno, mentre la zona Sud sembra andare in controtendenza, addirittura con un aumento delle iscrizioni.

L’andamento naturalmente si riflette anche sulla distribuzione dei bambini nelle sezioni, con alcune che quindi soffrono maggiormente rispetto ad altre. In questo senso l’Amministrazione sta portando avanti un’analisi approfondita della popolazione scolastica, tenendo presente il fatto che le famiglie si muovono non soltanto da fuori Brescia, ma anche all’interno del territorio cittadino: l’analisi deve dunque necessariamente considerare gli eventuali insediamenti abitativi, le riqualificazioni urbane e le assegnazioni di alloggi popolari.

Inclusione

Attualmente nelle scuole materne bresciane ci sono 157 bambini con disabilità. Per questo motivo oltre 190 professionisti (insegnanti di sostegno, educatori e assistenti) prenderanno servizio entro la fine del mese.

«I servizi per l’infanzia sono fondamentali sia per le famiglie, sia per le bambine e i bambini che li frequentano - ha dichiarato l’assessora alle Politiche educative e alla Sostenibilità sociale Anna Frattini -. L’inserimento nel sistema educativo accompagna infatti i piccoli nello sviluppo delle proprie potenzialità, garantendo pari opportunità di istruzione. La scuola rappresenta un’occasione preziosa per superare le diseguaglianze, l’iscrizione alle scuole comunali, convenzionate e statali è regolata da 31 fasce di contribuzione. La mensa è attiva dal primo giorno di scuola e il tempo anticipato a partire da lunedì 11, a testimoniare la grande attenzione riservata dall’Amministrazione nei confronti delle esigenze delle famiglie, verso le quali l’ascolto è costante». 

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