Scuola

Arnaldo, se l’alternanza diventa un classico per 441 studenti

Riprende per quest’anno la pubblicazione dei lavori dei ragazzi coinvolti dall’attività in redazione
L'homepage del canale del sito Alternanza Scuola-Lavoro - © www.giornaledibrescia.it
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Un lavoro intenso quello che ha fatto in questi due anni la dottoressa Angela Bozzi, dirigente scolastico del Liceo Arnaldo di Brescia, da quando è alla guida dello storico liceo classico cittadino e si è trovata a misurarsi con l’alternanza scuola-lavoro che coinvolge gli studenti del triennio.

Un percorso che ha portato l’istituto a stipulare 217 convenzioni con enti di diversi ambiti, dalla cultura al solidale, da istituti ospedalieri a piccole realtà sparse sul territorio per venire incontro alle esigenze dei tanti studenti che vengono fuori città. Un numero di progetti (compreso quello che conferma l’esperienza già avviata nel 2016/2017 con il Giornale di Brescia) cresciuto esponenzialmente rispetto agli otto dello scorso anno e, vista la mole di lavoro, la professoressa Corti è diventata fondamentale figura per la gestione e la pianificazione del percorso tra lavoro e studio di 441 studenti.

È stato necessario misurarsi anche con le nuove tecnologie che hanno portato all’introduzione di una piattaforma digitale per la gestione burocratica e delle valutazioni dei singoli studenti. I quali poi hanno tenuto aggiornato un diario di bordo che raccontasse quotidianamente i compiti svolti, le abilità utilizzate e le competenze sviluppate.

La dirigente Bozzi sottolinea poi due aspetti fondamentali dell’esperienza di quest’anno: innanzitutto, una particolare attenzione alla formazione sulla sicurezza, che inizia per gli studenti già nelle classi seconde, e che quest’anno ha visto coinvolti anche tutti i docenti del triennio. In secondo luogo l’introduzione del compattamento del periodo di alternanza nelle due settimane seguenti le vacanze natalizie, con la sospensione delle lezioni, con l’obiettivo poi di poter procedere linearmente per tutti gli studenti, evitando che qualcuno potesse rimanere indietro nell’apprendimento dei vari programmi.

Questa la filosofia di pensiero sull’alternanza scuola-lavoro della preside: «Un’esperienza che deve avvicinare i ragazzi al mondo, non al mercato del lavoro. Il quale poi deve essere sentito come una vocazione, dove i giovani possano esprimersi al meglio e sentirsi felici». In redazione i ragazzi dell’Arnaldo si sono misurati non solo col testo scritto destinato alla pubblicazione cartacea, ma anche con radio, televisione, web e social.

 

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