Scuola

A scuola in palestre o oratori e pranzo in classe

Via ai piccoli lavori edilizi per sfruttare ogni spazio e adeguarsi alle direttive, «azzerati» i laboratori
Ingresso a scuola - © www.giornaledibrescia.it
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I banchi con le rotelle? No grazie, Brescia preferisce la via tradizionale. Nel capoluogo i nuovi arredi arriveranno, certo - la Loggia ne ha ordinati ben 1.500 in più - ma non saranno di quel modello «all’ultimo grido» che tanto sta facendo discutere lo Stivale. Semplicemente, saranno una manciata di centimetri più piccoli, così da garantire, nelle nuove aule ricavate rigorosamente all’interno degli spazi scolastici, il distanziamento stabilito dalla prima tranche delle direttive ministeriali.

E le lezioni? Niente panico: tutti avranno la propria postazione. Almeno per quanto riguarda elementari e medie. Perché se per primarie e secondarie di primo grado la missione «revisione degli spazi» e ritocchi edilizi è praticabile nel 98% dei casi (sfruttando, specie nei Comuni della provincia, palestre, spazi mensa e chiedendo aiuto agli oratori), per quel che riguarda le superiori è stato subito chiaro che si tratta di una «missione impossibile». Eccolo, a meno di un mese e mezzo dal suono della prima campanella (ormai ufficialmente fissato per il 14 settembre), il risiko con il quale gli amministratori locali si trovano a doversi confrontare. Tra incognite non indifferenti (dal reclutamento di personale «extra» per garantire il tempo pieno ai fondi per i lavori) e certezze conquistate grazie al lavoro d’équipe in salsa territoriale.

Leggi l’articolo integrale sull’edizione Giornale di Brescia in edicola oggi, lunedì 3 agosto 2020, scaricabile anche in formato digitale

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