Se il libretto delle vaccinazioni si impiantasse sottopelle

Grazie a un inchiostro smart fatto di nanocristalli, il biotech traccia possibili sviluppi per la raccolta dei dati
Il futuro dei vaccini potrebbe essere legato alle nuove scoperte del biotech
Il futuro dei vaccini potrebbe essere legato alle nuove scoperte del biotech
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Il libretto delle vaccinazioni può essere «scritto» sotto pelle, grazie a un inchiostro smart che penetra durante l'iniezione: invisibile a occhio nudo, resiste per almeno 5 anni e può essere letto con la fotocamera dello smartphone privata del filtro per gli infrarossi.

L'idea è stata sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit), con l'obiettivo di migliorare l'aderenza ai programmi vaccinali nei Paesi in via di sviluppo dove non si hanno i mezzi per una corretta registrazione delle dosi somministrate. Lo studio, pubblicato su Science Translational Medicine, è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione di Bill e Melinda Gates e del National Cancer Institute.

L'inchiostro intelligente che viene inoculato sotto pelle è fatto di nanocristalli (chiamati punti quantici) che emettono luce nel vicino infrarosso: hanno un diametro di 4 milionesimi di millimetro e sono incapsulati in microparticelle biocompatibili che formano sfere del diametro di 20 millesimi di millimetro. Grazie a questo rivestimento, l'inchiostro non rischia di migrare sotto pelle una volta iniettato.

La somministrazione non avviene con la siringa tradizionale, bensì attraverso i microaghi di un cerotto, che per questa sperimentazione sono stati realizzati mescolando uno zucchero solubile con un polimero chiamato Pva. Quando il cerotto viene applicato sulla pelle, i suoi microaghi (lunghi 1,5 millimetri) si dissolvono parzialmente, rilasciando il loro contenuto nel giro di due minuti. Secondo il ricercatore Robert Langer, «è possibile che in futuro questo approccio invisibile possa creare nuove opportunità» non solo per migliorare la somministrazione dei vaccini, ma anche «per memorizzare dati e rilevare la presenza di molecole biologiche».

 

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