Gli oncologi con Nadia Toffa: «Diffidate dalle fake news»

La presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica rilancia l'invito a diffidare delle notizie «miracolose» sulla cura dei tumori
Nadia Toffa
Nadia Toffa
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Ogni giorno mille italiani scoprono di avere un tumore: «Oltre la metà di questi sopravvivrà alla malattia e ciò grazie alla chirurgia, alla chemioterapia e alla radioterapia, che continuano a rappresentare il baluardo delle cure anticancro».

La presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Stefania Gori, rilancia l'invito a diffidare delle fake news e delle notizie «miracolose» sulla cura dei tumori, appoggiando il messaggio lanciato dalla conduttrice de Le Iene Nadia Toffa che, rivelando di aver avuto un cancro, ha invitato a considerare le cure tradizionali come le uniche affidabili e ha affermato che «non c'è altro che possa curarti che non siano la chemio e la radio».

 «Chi scopre di avere un cancro - afferma Gori - non deve farsi prendere dalla paura ma affidarsi subito ad uno dei 300 centri oncologici in Italia, dove si riceveranno trattamenti sicuri la cui efficacia è provata scientificamente: si tratta di chirurgia, chemio e radio, che sono i pilastri della cura contro il cancro, cui oggi si aggiungono le terapia a bersaglio molecolare e l'immunoterapia per alcuni tipi di tumore».

Oggi, però, avverte, «il pericolo è legato soprattutto alle false illusioni che spesso vengono vendute sulla rete da ciarlatani che giocano sulla disperazione dei malati: si dà l'illusione di cure alternative veloci e miracolose che in realtà non esistono». Da qui, sottolinea Gori, «l'importanza del messaggio di Nadia Toffa sull'importanza delle cure standard contro i tumori e contro le fake news».

Importante, aggiunge, «è anche l'esempio che Nadia, così come altri personaggi noti, ha dato parlando della malattia che l'ha colpita. È un outing che aiuta a sensibilizzare l'opinione pubblica».

Altra paura da sfatare, afferma Gori, è poi quella relativa proprio alla chemio: l'87% degli italiani sa cosa sia ma al 68% fa ancora paura e il 78% ignora che oggi la chemioterapia è più dolce rispetto al passato, più efficace e meno tossica. Oggi, conclude Gori, «possiamo infatti ridurre e gestire molto bene effetti collaterali come nausea e vomito e sono disponibili anche terapie che non provocano o riducono la caduta dei capelli».

 

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