Emergenza caldo, nei Pronto soccorso arriva il codice calore

Lo stabilisce una circolare del ministero della Salute alle Regioni: «Un percorso assistenziale preferenziale e differenziato»
AFA, IN PS IL CODICE CALORE
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Al Pronto soccorso arriva uno specifico codice calore per fronteggiare l'emergenza caldo che sta interessando l'Italia in queste settimane. La misura è indicata nelle raccomandazioni contenute nella circolare diramata dal ministero della Salute alle Regioni per prevenire gli effetti delle ondate di calore che si stanno susseguendo. Non solo: il dicastero raccomanda anche l'attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 e per 12 ore consecutive per accessi relativi agli effetti del caldo, il potenziamento del servizio di guardia medica e la riattivazione delle Uscar (Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionali) per favorire l'assistenza domiciliare ed evitare l'accesso inappropriato proprio ai Pronto soccorso.

Nello specifico, spiega il ministero, per fronteggiare al meglio gli effetti del caldo sulla salute «si invitano le Regioni a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili. Tra queste, è fortemente raccomandata l'attivazione del codice calore, ovvero un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto soccorso».

La circolare indica anche di dare massima diffusione alla campagna di comunicazione predisposta dallo stesso ministero Proteggiamoci dal caldo per una capillare informazione ai cittadini sui comportamenti da adottare per affrontare e difendersi dall'ondata di calore. Sul portale ministeriale, inoltre, sono pubblicati i bollettini caldo attivati dal 15 maggio e che proseguiranno fino al 15 settembre.

Il punto di vista

Accoglie con favore, ma anche con qualche perplessità, il nuovo codice calore il presidente della Società italiana del Sistema di Emergenza territoriale 118 (Sis 118), Mario Balzanelli. È, afferma all'Ansa, «una misura che ha sicuramente il vantaggio di focalizzare l'attenzione della risposta dei sanitari del Pronto soccorso sulle patologie da calore principali, snellendo così i processi dell'assistenza». Tuttavia, precisa, «va sottolineato che le patologie da calore si manifestano sotto forme molteplici - dalla sincope all'esaurimento da calore al colpo di sole - ed è quindi difficile ricondurle ad un unico codice». Si tratta piuttosto, conclude Balzanelli, di «gestire con appropriatezza i vari quadri clinici collegati al calore, ma è complesso ricondurli ad un'unica tipologia».

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