Dislessia, da disagio a opportunità: è solo un’intelligenza asimmetrica

Studi in Usa della bresciana Marilù Gorno Tempini che ha ricevuto il premio di associazione Alumni e UniBs
Marilù Gorno Tempini tra il rettore Francesco Castelli (dx) e Michelle Lancellotti di Alumna - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Marilù Gorno Tempini tra il rettore Francesco Castelli (dx) e Michelle Lancellotti di Alumna - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

Quando un bambino a scuola è svogliato, disturba, non sta attento, gli educatori dovrebbero capirne le ragioni ricorrendo più ad un metodo investigativo che punitivo. Scoprirebbero, così, che determinati comportamenti sono conseguenza di una neurodiversità, quella che generalmente si chiama dislessia. La neurodiversità è una caratteristica costituzionale, dunque. Non è una malattia. Significa che il cervello dei dislessici è organizzato in modo diverso da quello di altre persone e funziona in mo

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.