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L’azienda alla scoperta di sé stessa: il check up di Becom e Temsi

Le due società bresciane hanno sviluppato un audit per efficientare logistica e competitività d’impresa
Pandemia, crisi energetica e dei materiali hanno cambiato i paradigmi del business - © www.giornaledibrescia.it
Pandemia, crisi energetica e dei materiali hanno cambiato i paradigmi del business - © www.giornaledibrescia.it
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Guardarsi dentro. Oltre che alle persone, serve alle imprese: gli ultimi due anni, prima con la pandemia poi con la guerra, hanno dimostrato l’impossibilità di controllare i mercati e dunque la necessità di meccanismi di autoregolazione. Nella fattispecie incrementare l’efficienza interna per ridurre possibili danni determinati da fattori esterni.

Sinergia

Concetto che una sinergia tutta bresciana, quella tra Becom e Temsi, ha concretizzato in un programma di audit e check up aziendale rivolto alle imprese, in particolare quelle del settore manifatturiero.

Dal 2000 Becom supporta le aziende in percorsi evolutivi: dall’organizzazione interna, al marketing strategico, passando per lo sviluppo e l’adozione di strumenti online e offline per affrontare con successo i mercati nazionali e internazionali. Il tutto con lo specifico obiettivo di sfruttare al massimo le potenzialità dell’impresa, ottimizzandone risorse e strumenti in modo intelligente.

Da quarant’anni invece Temsi è al fianco delle più importanti imprese italiane per sviluppare progetti su misura volti al miglioramento della produttività, grazie a rigorosi metodi analitici, con attenzione alla riduzione dei costi attraverso l’uso di nuove tecnologie e l’ottimizzazione dei processi.

«Il modello pre 2020 non è più sostenibile - spiega Alfredo Rabaiotti, innovation manager e amministratore unico di Becom -: se prima della crisi le metodologie, le logiche e gli strumenti seguivano un percorso, adesso devono essere totalmente rivisti, ripensati, Su questo stiamo lavorando con le aziende nostre partner».

«Soprattutto nel settore manifatturiero - continua Roberto Fasani, general manager di Temsi -, c’è la tendenza a focalizzarsi solo sulla produzione, ma la supply chain riguarda tutto quanto il processo: non basta avere e comunicare un buon prodotto, bisogna fare attenzione al "cliente interno" dell’azienda". E con quest definizione si intende l’impresa stessa, con tutti i vantaggi che può garantirsi efficientando la propria gestione e la propria organizzazione.

Alcuni esempi

Come hanno fatto per esempio grandi marchi. Eridania, azienda leader nel settore della produzione e commercializzazione dello zucchero, ha richiesto la consulenza di Temsi per consolidare le attività di distribuzione e ha così potuto ridurre del 10% i costi di trasporto e del 20% i costi di handling.

Anche la rinomata catena di profumerie Douglas si è rivolta a Temsi per lo sviluppo degli spazi e delle attività di magazzino, con una riduzione delle spese di prelievo merci del 25%.

Ancora, la vetreria Bormioli Luigi, che nel suo percorso di ottimizzazione ha tagliato del 15% i tempi di immobilizzo e del 10% i lead time di consegna.

E poi Flou, rinomata azienda del settore dell’arredamento, arrivata a incrementare del 15% la produttività in fabbrica e a diminuire del 20% gli immobilizzi dentro il magazzino. «Guardarsi dentro».

Risultati che, secondo l’opinione di Becom e Temsi, sono alla portata di tutte le aziende che decidono di «guardarsi dentro» e capire quali sono gli aspetti delle attività logistiche e produttive che possono essere ottimizzati in modo sostenibile. Per farlo le due società hanno messo a punto un check-up dedicato, attraverso il quale iniziare a indagare quali siano le necessarie ottimizzazioni che il periodo di crisi energetica e delle materie prime fa emergere come indispensabili.

È possibile richiederlo contattando telefonicamente il numero 030.3733981 o compilando l’apposito form online presente sul sito di Becom.

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