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InnexHub, primi tre anni: il digitale è ancora un libro aperto

«Il nostro ruolo è quello di avvicinare, concettualmente ma anche a livello pratico, le imprese alla trasformazione digitale»
InnexHub affianca le aziende bresciane nella loro evoluzione al digitale
InnexHub affianca le aziende bresciane nella loro evoluzione al digitale
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A febbraio InnexHub festeggerà i tre anni di operatività, sebbene la fondazione ufficiale sia datata 22 luglio 2017, ma ancora non è giunto il tempo dei bilanci. Perché per il digital innovation hub, nato per volontà delle sigle confindustriali di Brescia, Cremona e Mantova, delle rispettive Camere di commercio nonché di numerose associazioni di categoria del nostro territorio, il percorso è tuttora un libro da scrivere.

«Il nostro ruolo è quello di avvicinare, concettualmente ma anche a livello pratico, le imprese alla trasformazione digitale - spiega il direttore Marco Libretti, alla guida di InnexHub da aprile 2019 -. La vera sfida è però riuscire a farlo parlando la stessa lingua delle aziende». Perché seppur sia vero che la frenesia dettata dalla novità della trasformazione tecnologica sia un po’ scemata, tanto che in molti rabbrividiscono al solo sentir parlare di Industria 4.0, rimane il fatto che il digitale sia una strada ancora da percorrere ma che in troppi ancora snobbano. «Non è facile riuscire a scardinare un certo scetticismo che purtroppo ancora circola nelle nostre imprese - conferma Libretti -. In altri casi invece gli imprenditori decidono di non investire per mancanza di tempo o di risorse, in primis quelle umane».

Ecco perché gli strumenti messi a punto dal digital innovation hub nostrano sono stati appositamente calibrati per parlare a questa platea, per convincere le pmi che non solo digitalizzare è fattibile ma soprattutto un obbligo. Accanto a specifici percorsi di accrescimento delle conoscenze in ottica digitale, InnexHub ha perciò voluto affidare direttamente a degli imprenditori il compito di rendere accessibile, soprattutto dal punto di vista dell’applicazione pratica nei processi aziendali, la digital transformation. Gli «ambassador sono soggetti che operano quotidianamente sui mercati e che conoscono le esigenze pratiche e l’operatività - sottolinea il direttore -. Grazie a loro si riesce a piantare il seme del digitale».

Questo può fiorire grazie proprio al sostegno dell’hub bresciano, che oltre ad effettuare un check up iniziale dell’azienda fa da punto di contatto tra questa e i potenziali fornitori chiamati ad accompagnarla nel piano di lavoro di medio-lungo termine. Ma nel corso del tempo l’offerta di InnexHub si è ampliata notevolmente, con grandi novità che si profilano nei prossimi mesi. «Da febbraio a maggio 2021, in collaborazione con Isfor, organizzeremo un master di alta formazione sulle tecnologie evolutive della digitalizzazione in azienda - annuncia Libretti -. In seguito seguiranno corsi più verticali su singoli argomenti quali per esempio i big data».

Oltre a ciò l’hub sta creando una serie di 10-15 brevi clip, aggregate sotto il titolo «Non solo teoria», dove a parlare saranno proprio gli ambassador, «che tramite concetti concreti cercheranno di dare un'ulteriore spinta alla trasformazione tecnologica nelle nostre pmi». E non poteva certo mancare uno specifico intervento in ottica di sostenibilità, declinata sotto il punto di vista della sicurezza sui luoghi di lavoro. «Stiamo mettendo a punto dieci casi d’uso di come il digitale possa favorire il benessere e la sicurezza in fabbrica - spiega Libretti -. A livello nazionale stiamo anche dialogando con l’Inail affinché il rispetto di determinati parametri di sicurezza possa portare al riconoscimento di specifici bonus per le aziende». Fatto questo molto importante.

 

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