GdB & Futura

In Antartide la cassaforte dei ghiacci

Prelevate dal Monte Rosa due carote di ghiaccio superficiali, e due profonde oltre 82 metri
L'Antartide vista dallo spazio - Foto  © Nasa
L'Antartide vista dallo spazio - Foto © Nasa
AA

Sarà l’Antartide la «cassaforte» dove verrà messo al sicuro il ghiaccio più antico delle Alpi, il cui studio aiuterà a prevedere il futuro del clima. È l’obiettivo finale della missione «Ice Memory», condotta con successo in questi sul Monte Rosa, dove un team italo-svizzero di scienziati, lavorando per 5 giorni, a 4.500 metri di quota sul ghiacciaio Gorner - il secondo più esteso dell’arco alpino, 40 chilometri quadrati - ha prelevato due carote di ghiaccio superficiali, e due profonde oltre 82 metri.

Nel segmento più vicino alla roccia, il campione potrebbe contenere informazioni sul clima fino a 10mila anni fa.Il campo di ricerca è stato il Colle Gnifetti.

Se le analisi lo confermeranno, significherebbe che in Antartide sarà conservato il ghiaccio più antico dell’arco alpino. Si tratta di un progetto congiunto tra CNR, Università Cà Foscari Venezia, Università Grenoble Alpes, Università, Istituto nazionale francese per le ricerche sullo sviluppo sostenibile (Ird), Istituto polare francese (Ipev) e Programma nazionale per le ricerche in Antartide (Pnra) per quanto riguarda le attività alla stazione Concordia in Antartide. Lo scopo è quello di creare in Antartide una «biblioteca» dei ghiacci: un archivio di campioni provenienti dai ghiacciai attualmente in pericolo di ridursi o scomparire.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia