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Il Polo tecnologico di Rovereto, la culla dell’innovazione

Nel basso Trentino sorge uno dei punti di riferimento italiani per la trasformazione digitale e la sostenibilità
Il Polo di Meccatronica di Rovereto - © www.giornaledibrescia.it
Il Polo di Meccatronica di Rovereto - © www.giornaledibrescia.it
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Per vedere lontano quanto fatto fino a questo momento conviene salire sulle proverbiali spalle dei giganti. E il gigante che abita a Rovereto è davvero molto alto e le spalle le ha davvero tanto larghe.

Incuneate al centro della Vallagarina sorgono infatti due gemme del sistema dell’innovazione italiano, il Polo di Meccatronica e Progetto Manifattura. Si tratta di strutture uniche nel loro genere, con le imprese, circa 60 quelle che hanno sede nelle due strutture principalmente pmi (45 nel Polo), che lavorano fianco a fianco, in un ecosistema dove convivono anche istruzione professionale e tecnica, università e istituzioni pubbliche.

L’hub di Rovereto, nasce infatti una decina di anni fa e tra i principali promotori vede la Provincia Autonoma di Trento. Fu proprio l’ente ad acquistare l’ex cotonificio della Pirelli prima, dove sorge la struttura dedicata alla meccatronica, e l’ex Manifattura tabacchi poi, sede del centro dedicato all’innovazione sostenibile, e a riconvertirli in qualcosa che in Italia ancora non c’era, sulla falsariga di quanto stava avvenendo nel resto d’Europa.

L'area di Progetto Manifattura di Rovereto - © www.giornaledibrescia.it
L'area di Progetto Manifattura di Rovereto - © www.giornaledibrescia.it

«Certamente il fatto di essere una Regione a statuto speciale ha contribuito - sottolinea il direttore del laboratorio ProM Paolo Gregori -, ma ciò che ha fatto e fa tutt’ora la differenza è la poca distanza tra il decisore e il destinatario della decisione».

Da questa intuizione è perciò nato un doppio luogo, nove ettari il Polo e cinque ettari Progetto Manifattura «perchè qui ragioniamo in ettari e non in metri quadrati» scherza Michele Tosi di Trentino Sviluppo, all’insegna sì dell’innovazione ma anche dell’istruzione e della concretezza aziendale. Si prenda per esempio il caso dell’ex cotonificio Pirelli: le 45 aziende presenti, che occupano oltre 400 persone, lavorano letteralmente fianco, con le sedi e i reparti produttivi che sorgono uno dietro l’altro.

Un operatore dentro un impianto della Rk Macchine - © www.giornaledibrescia.it
Un operatore dentro un impianto della Rk Macchine - © www.giornaledibrescia.it

Non stupisce perciò che a 50 metri di distanza lavorino due aziende attive nel settore dell’automazione industriale. «Abbiamo scelto questo luogo per avviare l’azienda perchè non solo c’è spazio per future espansioni dimensionali, qui sono la gestione e i servizi offerti dal Polo che fanno la differenza» racconta Andrea Rao, alla guida della Rk Macchine. Trentino Sviluppo infatti garantisce attività di mentoring, organizza convegni e corsi di formazione, coinvolgendo anche i 500 studenti che ogni giorno studiano nel blocco centrale del Polo di Meccatronica e che a mensa siedono fianco a fianco con gli imprenditori.

«È un luogo dove la cooperazione e il dialogo sono favoriti, esaltati - aggiunge Manuel Todesco di Novotic, azienda anch’essa specializzata in automazione industriale -. Il fatto di avere vicine altre imprese, anche attive in settori affini se non identici, è un enorme stimolo, perchè andiamo ben oltre la competizione. Ci permette di vedere come ragionano gli altri, non solo le imprese, e superare di volta in volta i nostri limiti».

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Verrebbe da dire: belle parole ma nel concreto le cose sono bene diverse. E invece no, a Rovereto le cose vanno proprio così. La startup innovativa cresce accanto ad aziende strutturate come Bonfiglioli o Ducati Energia, lo studente mangia con il tecnico di laboratorio o l’operaio, l’attore pubblico gioca un ruolo nuovo al servizio del territorio. Non tutto sarà perfetto ma qui l’estetica dell’innovazione incontra davvero la pragmaticità del business, senza dimenticare un aspetto fondamentale: la bellezza dei luoghi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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