DAL GOVERNO
Ascani: «Il Pnrr per digitalizzare un'Italia in ritardo»

La sottosegretaria del Mise Anna Ascani - Foto Fabio Cimaglia/Ansa © www.giornaledibrescia.it
Mentre il mondo parla di 5G in Italia ci sono ancora studenti che in piena pandemia non riescono a seguire le lezioni a distanza, dove per mancanza di rete le aziende non riescono a sfruttare le potenzialità fornite dai dati applicati alla produzione. Lo scenario non sarà forse così drammatico ma di certo fotografa una parte del nostro Paese che ancora deve fare i conti con pesanti rittardi in termini di digitalizzazione.
«In quanto primi beneficiari del Next Generation EU abbiamo il compito di colmare il gap, sia sul fronte delle infrastrutture digitali sia su quello tecnologico - afferma la sottosegretaria allo Sviluppo economico Anna Ascani -. Perchè con i soldi del Pnrr non vogliamo ricostruire il mondo pre-Covid ma creare un modello di sviluppo differente». Non a caso la prima missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza verte su «Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura», mettendo a disposizione 49,1 miliardi di euro sugli oltre 220 miliardi previsti per il quinquennio 2021-2026.
C’è infine l’aspetto culturale e formativo in relazione alla digitalizzazione. «Scontiamo una carenza anche qui - conferma Ascani -, ed è per questo che è nostro compito investire sugli istituti tecnici, sugli Its e sulle università. Parimente è da potenziare la rete dell’innovazione, che vede i competence center come apice».
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