Università

I due atenei di Brescia continuano a crescere: più iscritti in un anno

Mentre le matricole calano a livello nazionale, all'Università degli Studi e in Cattolica aumentano del del 4,86% e dell’1,5%
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UNIVERSITA', MATRICOLE IN CRESCITA
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Mentre l’Italia va in retromarcia, Brescia accelera. E mai come in questo caso si conferma città universitaria. In tempi in cui a livello nazionale le matricole calano in media del 3%, l'Università degli Studi di Brescia e la Cattolica fanno segnare una crescita significativa: rispettivamente del 4,86% e dell’1,5%, nonostante numerosi corsi ad accesso programmato.

Un risultato del quale i due atenei possono andare giustamente fieri: non solo perché è in controtendenza nel nostro Paese, ma anche perché è stato conseguito grazie soprattutto alla qualità e alla varietà delle offerte formative.

La Statale

La sede dell’Università di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
La sede dell’Università di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it

L’UniBs in particolare passa da 3.291 a 3.451 matricole e in tutte le macroaree si registra il segno più, con l’unica eccezione di Economia, il cui dato è sostanzialmente in linea con l’anno accademico 2020/21. «Tra i nati nel 2003 sempre più studenti e studentesse hanno scelto il nostro ateneo - commenta il neorettore Francesco Castelli -. Il trend in crescita di immatricolati che si iscrivono per la prima volta ci rende orgogliosi rispetto alla possibilità che abbiamo di contribuire all’innalzamento della percentuale di laureati nel nostro Paese. Si conferma, così, la tendenza alla crescita della nostra Università, che non ha mai visto calare i propri immatricolati e iscritti negli ultimi anni, in controtendenza con il trend nazionale».

Attualmente frequentano l’ateneo cittadino poco meno di 15mila studenti: 14.642, per la precisione. Da sottolineare però che a questo dato devono ancora aggiungersi le immatricolazioni a seguito degli scorrimenti per i corsi ad accesso programmato e le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale da parte degli studenti laureandi, nonché le iscrizioni ai corsi di dottorato e alle scuole di specializzazione.

Sicuramente ha avuto un ottimo impatto sui numeri la scelta di diversificare l’offerta formativa. I nuovi corsi attivati negli ultimi anni danno riscontri importanti: parliamo di Farmacia (258 iscritti), Sistemi agricoli sostenibili (268 iscritti), Economia e azienda digitale (376 iscritti), Tecniche dell'edilizia (52 iscritti), Tecniche industriali di prodotto e di processo (47 iscritti).

La Cattolica

Il Campus dell'Università Cattolica Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il Campus dell'Università Cattolica Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

E se la Statale sorride, la Cattolica non può certo lamentarsi. Pure nella sede bresciana dell’ateneo fondato da padre Gemelli le matricole aumentano: passano in un anno da 1.020 a 1.037. E ben quattro facoltà su sei sono in crescita. «Il nostro ateneo - rimarca Giovanni Marseguerra, prorettore delegato al coordinamento dell’offerta formativa - da sempre si pone l’obiettivo di garantire ai suoi studenti un’esperienza di elevata qualità e ha da tempo deciso di stabilizzare il livello delle immatricolazioni sulla soglia del numero massimo di iscrizioni compatibile con gli spazi disponibili. L’idea di fondo è che ciascuno studente debba poter vivere e respirare un clima di dialogo e sintesi tra i molteplici orizzonti della conoscenza, vivendo l’eperienza universitaria in un ambiente di apprendimento che consenta a ciascuno di valorizzare i suoi talenti. Solo un’educazione integrale, che tenga conto di tutte le dimensioni della persona, realizzata in sinergia con le famiglie, è oggi in grado di formare persone mature, capaci di relazione, di dialogo, di confronto».

Per quanto riguarda la sede di Brescia in particolare, aggiunge il prorettore, «il trend delle immatricolazioni degli ultimi anni è stato positivo, nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi economica: questo dimostra che le famiglie continuano ad apprezzare la qualità della nostra offerta formativa».

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