Iscrizioni a scuola, 35mila famiglie bresciane sono pronte a scegliere

Il nuovissimo liceo del Made in Italy, i percorsi tecnici e professionali quadriennali, la piattaforma unica on line. Si aprono con un bel ventaglio di novità le iscrizioni per l’anno 2024/2025 alle classi prime delle scuole: tra primarie e secondarie di I e II grado nel Bresciano sono coinvolti complessivamente 35mila studenti. A questi si aggiungono i piccoli alunni delle scuole dell’infanzia, per i quali sarà necessario procedere alle iscrizioni cartacee. Per tutti la scadenza è ormai vicina: ci si può iscrivere dalle 8 del 18 gennaio alle 20 del 10 febbraio.
Da quest’anno, come si accennava, è stata attivata la Piattaforma Unica (https://unica.istruzione.gov.it/it), punto di accesso per usufruire dei principali servizi e strumenti del ministero. E proprio all’interno della Piattaforma Unica è presente il nuovo punto di accesso alle iscrizioni online, con tutte le informazioni utili per la procedura: https://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/iscrizioni.
Verso le superiori
Per oltre 13mila studenti che frequentano la terza classe delle scuole medie il momento dell’iscrizione rappresenta uno snodo cruciale, una scelta del proprio futuro. Ecco perché è fondamentale scegliere bene. Un buon punto di partenza per la decisione resta il consiglio orientativo, ossia l’indicazione fornita dal consiglio di classe a conclusione di un percorso articolato. I dati forniti dall’Ufficio scolastico territoriale (Ust) dimostrano ancora una volta quanto sia predittivo sul successo scolastico il documento che viene consegnato alle famiglie.
Lo scorso anno questo consiglio, come ci illustra la professoressa Daria Giunti, è stato seguito dal 70,5% degli studenti (8.297): di questi, 6.357 (il 75%) sono stati promossi a giugno e l’83,4% (7.445) tra giugno e settembre». Una percentuale quindi estremamente alta. Ma come è andata a chi non ha seguìto il consiglio e in particolare a chi ha scelto un indirizzo più impegnativo? «Parliamo di 909 studenti - riferisce Giunti -: soltanto il 26,6% è stato promosso a giugno, mentre il 50,6% è stato promosso tra giugno e settembre». Da notare è però che «la percentuale di ammissione a settembre dei sospesi è sempre molto alta, ma la sospensione, specie se in diverse discipline, evidenzia una sofferenza e una probabilità di insuccesso nel secondo anno, soprattutto in alcuni percorsi».
Sul valore e sull’affidabilità del consiglio orientativo si sofferma lo stesso provveditore Giuseppe Bonelli, che rimarca: «Abbiamo visto che la percentuale di fallimento per chi non lo segue è molto elevata». Ma naturalmente nella scelta è fondamentale anche «seguire le proprie aspirazioni e considerare l’offerta formativa nella sua interezza: dai licei agli istituti tecnici, dall’istruzione professionale alla formazione professionale». Nel nostro territorio, poi, aggiunge il dirigente dell’Ust, «è alta la richiesta da parte del mondo imprenditoriale di figure specializzate: anche di questo bisogna tenere conto».
Nuove competenze

Tra le possibilità in più per il 2024/2025 spicca, come abbiamo anticipato, il liceo del Made in Italy, al quale ci si potrà iscrivere sempre attraverso la Piattaforma Unica, ma dal 23 gennaio. Le scuole che potranno attivare il nuovo liceo sono solamente le istituzioni statali e paritarie che nell’ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa già erogano il percorso del liceo delle scienze umane con opzione economico-sociale. Queste scuole hanno tempo per presentare domanda fino al 15 gennaio: quasi sicuramente ve ne saranno anche nella nostra provincia.
Il nuovo percorso liceale consentirà agli studenti, tra l'altro, di sviluppare competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy e consentirà agli studenti, come sottolinea lo stesso ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, di «proiettarsi nel futuro con una solida formazione di base soprattutto nei campi economico, giuridico e tecnologico. Questo mix virtuoso - aggiunge - si inserisce nella grande riforma della scuola secondaria superiore, che si propone di avvicinare l'istruzione al mondo dell'imprenditoria nazionale e quindi del lavoro, riducendo la distanza fra le competenze richieste dai settori produttivi e quelle fornite dalla scuola».
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
