Scuola

Bresciani maturi, ma senza lode: diminuiscono gli studenti che ottengono il massimo dei voti

I primi esami dopo la pandemia bastonano i maturati in tutta Italia, in regione vince Cremona
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L’onda lunga del Covid si fa sentire anche negli esiti della maturità di quest’anno. A poche settimane dalla conclusione dell’esame di Stato, l’Ufficio scolastico regionale ha diffuso il report con i risultati provincia per provincia. Si nota chiaramente un dato comune: calano le votazioni finali, diminuisce la quota degli studenti che si sono diplomati con 100/100, e crolla quella dei maturati con lode.

La realtà locale

Un elemento che si riflette anche nella situazione bresciana, nonostante la precisazione del dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Bonelli, che sottolinea «in alcuni casi abbiamo fatto meglio di altre province». Comunque sia, su circa 9mila studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori bresciane che hanno affrontato l’esame di Stato, il 6,6% è uscito con la sufficienza minima, un «60» secco, mentre il 4,18% ha ottenuto il massimo dei voti, 100/100 e un 1,03% si è meritato anche la lode. La fascia maggiore di diplomati, ossia il 31,77%, si attesta nel range tra 61 e 70/100, tallonata dal 30,33% degli studenti che hanno conseguito un voto tra 71 e 80/100. Le restanti percentuali sono articolate tra il 16,94% che si colloca nella forbice 81-90/100 e il 9,49% che si posiziona tra 81 e 99/100.

Maturità 2023, i risultati per provincia © www.giornaledibrescia.it
Maturità 2023, i risultati per provincia © www.giornaledibrescia.it

Nel confronto con le altre 11 province lombarde, Brescia si classifica ottava per numero di diplomati con 100/100 (la prima è Cremona col 5,50%) e sesta per quota di candidati cui è stato conferito il 100 con lode (in testa anche qua spicca Cremona col 2,49%, mentre il primato opposto spetta a Como con 0,73%).

La riflessione

«Quelli di quest’anno – commenta il provveditore Bonelli - sono stati i primi esami che hanno ripristinato integralmente le modalità pre-Covid e sono stati affrontati da studenti che hanno trascorso una buona parte del proprio percorso scolastico durante la pandemia. Una flessione del rendimento era quindi naturale; piuttosto, credo che quanti hanno raggiunto buoni risultati nonostante queste difficoltà meritino un plauso maggiore».

Non va dimenticato, in effetti, che i neo diplomati dell’anno 2022/2023 sono gli stessi ragazzi che hanno svolto una buona parte del triennio in dad (didattica a distanza) e fin dal secondo anno si sono dovuti adeguare ad una didattica e a regole completamente nuove, con tutti gli inevitabili disagi.

La realtà regionale

Tornando al quadro generale, diminuiscono in tutta la Lombardia i diplomati con lode, che sono complessivamente 762: l’1,1% del totale, contro ll’1,5% dello scorso anno (2,7% la media nazionale).

In calo anche il dato degli studenti che hanno ottenuto 100/100: si è passati dal 6,7% di un anno fa al 4,4% di quest’anno. I valori regionali mostrano un’evidente flessione anche riguardo alle valutazioni comprese tra 91 e 99 (da 13,6% a 9,6%) e alle valutazioni comprese tra 81 e 90 (da 19,9% a 16,4%). I diplomati nella fascia 71-80 raggiungono il 30,4% (29,5% nel 2021/2022), per quanto riguarda la fascia 61-70 salgono al 31,8% (contro il precedente 24,1%). La percentuale di chi ha ottenuto 60/100 si innalza al 6,4% (4,7% lo scorso anno).

Quanto ai diplomati con lode, spiccano gli studenti dei licei (1,6%), dove il 5,8% ha raggiunto il traguardo dei 100/100. Nei tecnici, a conseguire la lode è stato lo 0,7% dei diplomati, mentre il 3,3% ha realizzato 100/100; nei professionali la quota delle lodi è stata dello 0,3% e il 2,2% ha ottenuto il massimo dei voti. 

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