Ats: stop alle quarantene in atto, lunedì a scuola senza tampone

Saranno applicate già da domani, lunedì 7 febbraio, le nuove regole del Decreto anti-Covid per le scuole, pubblicato due giorni fa in Gazzetta ufficiale. I bambini della scuola primaria che fino alla settimana scorsa si trovavano in quarantena (e in Dad) con due, tre o quattro casi positivi in classe, saranno richiamati e torneranno in presenza; non sarà necessario concludere il ciclo di dieci giorni precedentemente previsto, che anzi viene interrotto proprio in virtù dell’ultima normativa in base alla quale fino a quattro casi di positività le attività continuano in presenza. In pratica, l’effetto delle nuove disposizioni è immediato e retroattivo, e - a meno che non si verifichino cinque casi contemporaneamente - si continua a frequentare con mascherina Ffp2.
Effetto immediato
Lo ha esplicitato il Ministero dell’Istruzione con una serie di domande e risposte sui quesiti più stringenti, pubblicate sul proprio sito, e lo ribadisce una nota diramata da Ats Brescia ai referenti dei nidi e ai dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado come «prima applicazione» delle indicazioni disposte dal Decreto Legge di venerdì relative alla gestione dei casi di positività nelle scuole.
La nota, frutto del confronto che si è tenuto ieri tra Ats lombarde e Regione, tra le altre cose sospende le misure disposte nei nidi, nelle scuole dell’infanzia e primarie prima di venerdì 4 febbraio, e consente il rientro in aula senza presentazione di referto di tampone negativo.Per le secondarie di primo e secondo grado, la nota applica retroattivamente la quarantena di 5 giorni a tutte le misure disposte prima del 4 febbraio, ma impone la presentazione di referto negativo di tampone per il rientro in aula.
Autocertificazione
Lo conferma il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Giuseppe Bonelli: «Verrà tolto l’esito certificato, non il tampone in quanto tale, ovvero la certificazione che il tampone è negativo, poiché adesso lo possono attestare gli stessi genitori. Non cambia molto - osserva il provveditore - per le scuole secondarie, in quanto con le regole precedenti gli studenti erano messi nella condizione di restare a scuola, anche nel caso in cui ci fosse il secondo caso positivo, distinguendo tra vaccinati e non; per le primarie, invece, questo aspetto dell’immunizzazione non era stato considerato: ora, con cinque o più casi di positività, i bambini vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, con dose di richiamo oppure esenti dalla vaccinazione proseguiranno l’attività in presenza con l’utilizzo della mascherina Ffp2».
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