Scienza

Il lancio del mini satellite bresciano nello spazio

In video dalla Stazione spaziale internazionale (Iss) le operazioni di rilascio del nanosat Fees2 della società di Gussago
UN SATELLITE BRESCIANO
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Un po' di Brescia nello spazio. Un nanosatellite (denominato Fees2) nato dall'ingegno di un team di progettisti della nostra terra è stato lanciato oggi dalla Stazione spaziale internazionale (Iss). È il secondo della costellazione privata di satelliti concepita dalla GP Advanced Projects degli ingegneri Guido Parissenti e Primo Attinà a Gussago.

Il mini satellite appartenente alla rete denominata PiCo-IoT è stato trasferito a bordo della Iss da Falcon 9 di Space X, la navicella di Elon Musk lo scorso 15 dicembre (peraltro Giornata nazionale dello Spazio).

Oggi alle 13 la sua definitiva messa in orbita. Nei prossimi mesi lo raggiungeranno gli altri gemelli assieme ai quali invierà dati necessari al cosiddetto IoT (acronimo di Internet of Things, l’Internet delle cose). Dati preziosi per mille impieghi commerciali, utili nell’immediato laddove la Rete funziona poco o male, ma forieri anche di un mercato in fortissima espansione da qui ai prossimi 3/5 anni, con milioni di sensori IoT in grado di utilizzare queste comunicazioni via satellite. Nel complesso è previsto il lancio di un centinaio di Fees (acronimo che sta per Flexible Experimental Embedded Satellite).

Questi mini satelliti pesano 3 etti e hanno dimensioni ridottissime: 10x10x3 centimetri.

Nel video che vedete in apertura il lancio dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss): assieme al satellite bresciano - il primo schedulato per ordine di lancio- sono stati rilasciati altri quattro micro satelliti, realizzati da prestigiosi enti di ricerca internazionali, tra cui la University of Florida e il Georgia Institute of Technology) riprova di come sia ricca di fermento in questi anni l'attività delle telecomunicazioni spaziali.

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