Tumori della pelle attenzione al sole

AA

Cresce in tutto il mondo l'incidenza dei tumori della pelle: ogni anno si registrano dai 2 ai 3 milioni di nuovi casi di tumori-non melanoma mentre oltre 130.000 persone vengono colpite da un melanoma. Una corretta prevenzione e lo screening di nei e macchie cutanee permettono di ridurre i casi o diagnosticarli precocemente, aumentando le probabilità di successo della terapia.

Uno dei più importanti fattori di rischio per questi tumori è la prolungata e non protetta esposizione ai raggi solari. E alla vigilia dell'arrivo dell'estate, per invitare i cittadini a non esagerare con il sole e a non dimenticare la diagnosi precoce, scendono in campo gli onorevoli: domani a Montecitorio si svolge una giornata di screening. I risultati saranno presentati il prossimo ottobre.

Oltre all'esposizione al sole senza adeguate misure di protezione, altri fattori di rischio per i tumori della pelle sono un fototipo I o II, con pelle e occhi chiari, la familiarità per melanoma, alcune malattie genetiche e una storia pregressa di ustioni causate da una eccessiva e prolungata esposizione al sole: è provato che coloro che hanno avuto ustioni solari nel periodo 0-12 anni sono più suscettibili a sviluppare un melanoma.
L'autocontrollo e la pronta segnalazione delle anomalie della nostra pelle sono le indicazioni da seguire.
Quali sono le più importanti misure di prevenzione? Oltre a evitare la prolungata e non protetta esposizione ai raggi solari, bisogna fare attenzione ad alcuni errori frequenti, come dimenticare di riapplicare lo schermo solare, ritenere che non sia possibile scottarsi nelle giornate nuvolose, sotto l'ombrellone o in acqua e fare un uso frequente delle lampade solari. Per i campanelli di allarme, i dermatologi ricordano la «Regola dell'ABCDE». «A» sta per Asimmetria: qualsiasi forma irregolare del neo dovrebbe essere sottoposta almeno una volta all'analisi del dermatologo. «B» segnala un Bordo irregolare, «C» indica Colore non uniforme, «D» sta per un Diametro del neo superiore a 6 mm, «E» segnala l'Evoluzione: questo è un fattore determinante, poiché un'evoluzione rapida (cambiamenti del neo nel giro di qualche mese) costituisce infatti un importante segnale di allarme.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia