Covid, gli immunodepressi rispondono meno al vaccino

Lo studio aiuta a fare luce sull'importanza di somministrare una terza dose
Laboratorio - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
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La collaborazione tra l'Asst Spedali Civili e l'Università di Brescia con il National Institute of Health (NIH) di Bethesda (Usa), iniziata l'anno scorso, all'esordio della pandemia da Covid-19, continua a dare buoni frutti. Grazie a questa collaborazione, il 5 settembre scorso è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology, uno studio condotto su 83 pazienti affetti da varie forme di immunodeficienza che aiuta a fare luce sull'azione dei vaccini anti-Sars-CoV-2, entrando nel vivo del dibattito mondiale sulla sua efficacia e utilità e sull'importanza di somministrare una terza dose di richiamo ai pazienti con difetti immunitari.

Allo studio hanno partecipato il professor Luigi Notarangelo e la dottoressa Ottavia Delmonte, che in passato hanno lavorato all'Università di Brescia e al laboratorio Nocivelli degli Spedali Civili e che ora ricoprono un ruolo di rilievo all'NIH, la professoressa Eugenia Quiros-Roldan e la dottoressa Luisa Imberti della Clinica di Malattie Infettive e Tropicali dell'Università e del Laboratorio Crea degli Spedali Civili, insieme a molti operatori sanitari.

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