A Obiettivo Salute si parla di neonati prematuri

Francesco Maria Risso e Paolo Villani della Tin dell’Asst Spedali Civili e di quella di Fondazione Poliambulanza ospiti di Daniela Affinita
Un neonato
Un neonato
AA

Nel mondo nascono ogni anno 15 milioni di bambini prematuri. In Italia i parti prematuri rappresentano circa il 7% delle nascite totali. E negli ultimi vent’anni il numero è in aumento. L’Italia, d’altro canto, ha tassi altissimi di successo per i prematuri che nascono prima della trentasettesima settimana, anche per quelli che pesano meno di 1,5 Kg. I neonati prematuri ricevono le prime cure nel reparto di terapia intensiva neonatale.

«Per promuovere lo sviluppo del nato prematuro, è importante ricreare anche in terapia intensiva neonatale un ambiente che possa mimare il più possibile l'ambiente intrauterino dove il feto cresce accompagnato dalla mamma, di cui percepisce il movimento, la voce e il battito cardiaco». Racconta il dott. Francesco Maria Risso, responsabile della Tin dell'Asst Spedali Civili, ospite di Daniela Affinita questa sera a Obiettivo Salute su Teletutto. Con lui anche il dott. Paolo Villani, responsabile della Tin di Fondazione Poliambulanza che ricorda quanto siano importanti alcuni accorgimenti necessari per ridurre il più possibile i rumori «come pure limitare l'esposizione diretta del neonato prematuro alla luce naturale e/o artificiale poiché tutte queste stimolazioni interferiscono negativamente con la maturazione dei ritmi circadiani, vale a dire con lo sviluppo delle diverse funzioni dell'organismo che si "attivano" in base ai diversi momenti della giornata». In studio in diretta a partire dalle 20.30 anche le coordinatrici dei due ospedali bresciani: la dott.ssa Elisabetta Dioni e la dott.ssa Emanuela Scalmani. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia