Malati cronici, 400mila lettere per scegliere da chi farsi curare

Entro gennaio, in modo scaglionato, verranno recapitate ai 400mila pazienti bresciani
Statistica.  Nel Bresciano i pazienti cronici sono circa 400mila
Statistica. Nel Bresciano i pazienti cronici sono circa 400mila
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Da lunedì la Regione spedirà una lettera personalizzata a tutti i 400mila pazienti cronici residenti nel Bresciano (365 mila circa per l’Ats di Brescia e 35mila per la Valcamonica, con riferimento l’Ats della Montagna).

L’invio delle lettere avverrà a scaglioni - l’Ats, agenzia di tutela della Salute, ne spedirà una prima tranche di 154mila - e avrà contenuti differenti, a seconda del tipo e del numero di patologia di cui ciascuna persone è affetta.

Per i minori la lettera - come già avviene per le vaccinazioni - verrà indirizzata ai genitori, mentre per i pazienti affetti da particolari patologie (sieropositività, ad esempio) la presa in carico della persona per l’adesione al nuovo percorso di gestione della sua malattia avverrò direttamente da parte dei centri e degli ospedali in cui sono già in cura.

La prima parte delle lettere verrà inviata ai pazienti cronici appartenenti al livello 3 in cura dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta che hanno aderito al nuovo modello di cura proposto da Regione Lombardia e che sono stati qualificati dall’Ats come idonei a diventare gestori-cogestori del pazienti. Al livello 3 appartengono pazienti con cronicità non complicata, nello stadio iniziale.

Sono circa il 59% del totale dei cronici a livello regionale (225.700 dei circa 365mila cronici residenti nel territorio di Ats Brescia) tiene il maggior numero di pazienti cronici (il 59% del totale). In questo caso, il medico di medicina generale, in qualità di gestore, sarà il punto di riferimento prioritario dell’assistito. Il paziente dovrà contattare il medico indicato nella lettera che gli verrà recapitata nei prossimi giorni, sia per chiedere informazioni sia per sottoscrivere il Pai, il Piano assistenziale individuale.

Il Pai è lo strumento attraverso il quale il medico di medicina generale pianifica le visite e i farmaci di cui l’assistito ha bisogno per un anno, in relazione alla patologia cronica di cui è affetto. Una seconda parte di lettere verrà inviata ai pazienti cronici appartenenti ai livelli 1 e 2 in cura dai medici di medicina generale o dai pediatri, anch’essi aderenti al nuovo modello di cura e qualificati idonei da Ats come gestori-cogestori.

Sono pazienti che si trovano in una condizione di croncità complicata (nel territorio Ats Brescia sono 141.951 sul totale, il 37% a livello regionale) o complicata associata a fragilità (sono 17.463 sul totale, il 4% a livello regionale). La lettera individuale contiene l’indicazione del medico di medicina generale che ha aderito alla presa in carico del paziente e il numero dei «contact center regionale» (numero verde 800638638), in quanto lo stesso paziente potrà scegliere il proprio medico come gestore o cogestore della sua malattia, oppure un altro ente gestore il cui nome si potrà conoscere telefonando al contact center o collegandosi al sito internet indicato nella lettera.

Un altro «blocco» di lettere verrà recapitato nei prossimi giorni - tutte le lettere, secondo le intenzioni regionali, dovranno essere spedite entro il 26 gennaio - ai pazienti cronici appartenenti a tutte e tre i livelli di complessità, ma che sono stati classificati come «super frequent users», elevato frequent users o frequent users. Nessuna paura: significa semplicemente che sono persone che nell’arco dell’anno si sono rivolte frequentemente, o molto frequentemente, allo stesso ospedale a causa della loro patologia cronica.

In questi casi, la lettera conterrà l’indicazione dei gestori, individuati sulla base della frequenza storica. Un esempio riferito all’ospedale pubblico cittadino: i «frequent users» del Civile, secondo la stratificazione regionale, lo scorso anno sono stati 73.195 tra i residenti nel territorio dell’Asst e 32.329 tra i non residenti.

Cosa può fare il paziente? Potrà scegliere di rivolgersi sia ai gestori sia al contact center regionale sia per informazioni sia per avviare il percorso di presa in carico. Se il medico non ha aderito. Infine, c’è una parte di pazienti per i quali non è possibile individuare una o più strutture di riferimento, con il medico che non ha aderito al nuovo modello di cura, come era nelle sue facoltà. In questo caso, la lettera conterrà l’indicazione dei gestori più vicini al luogo di residenza del paziente il quale potrà telefonare al «contact center» per informazioni e per la scelta della struttura dalla quale farsi curare.

Al modello lombardo di presa in carico del paziente cronico e fragile - che prevede per il medico di famiglia sia il ruolo di gestore diretto sia di cogestore - ha aderito il 52% dei medici di medicina generale e il 72% dei pediatri di libera scelta bresciani, molti dei quali si sono costituiti in sei cooperative per la gestione diretta.

 

 

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